Guida pratica alla preparazione della soppressata calabrese fatta in casa, un viaggio sensoriale tra spezie, tradizione e passione
Avete mai desiderato assaporare la genuinità della soppressata calabrese preparata direttamente in casa vostra? Spesso omaggiata da amici e parenti, questo prelibato insaccato rappresenta una tradizione culinaria radicata nella magnifica regione calabrese. Scopriamo insieme come realizzare questo tesoro gastronomico utilizzando ingredienti selezionati e seguendo una ricetta tramandata nel tempo.
La soppressata è un simbolo della tradizione culinaria calabrese, amata per il suo sapore ineguagliabile. La peculiarità di questo insaccato risiede nell’utilizzo delle parti più pregiate del maiale, la coscia e la spalla, che conferiscono un gusto unico e avvolgente.
Ingredienti:
- 1 kg di carne magra (coscia – spalla)
- 150 g di lardo
- 20 g di sale fino
- 7 g di peperoncino piccante
- 7 g di peperoncino rosso dolce
- Budello di maiale (intestino cieco)
Preparazione:
La prima fase della ricetta consiste nel macinare la carne insieme al lardo per garantire la giusta succosità alla soppressata. Attenzione particolare va dedicata al budello, che andrà lavato con cura in acqua fredda per evitare contaminazioni batteriche. Tagliare la parte iniziale, rovesciarlo come un calzino e lasciarlo riposare in acqua e limone assicura la pulizia del budello.
Dopo la macinatura della carne, è il momento di aggiungere gli altri ingredienti: sale e spezie. Lavorando l’impasto con le mani, si raggiunge la consistenza perfetta grazie al calore generato dal contatto. Lasciare riposare l’impasto per un’ora è essenziale per permettere agli aromi di amalgamarsi.
La fase delicata è quella dell’insaccamento, che determina il successo del salume. Eliminare accuratamente l’aria nel budello è fondamentale. Chiudere la parte finale con dello spago e inserire l’altra estremità nella macchinetta consente al budello di scendere gradualmente durante il riempimento.
Raggiunta la dimensione desiderata della soppressata, chiudere l’estremità con lo spago, tagliare oltre la legatura e ripetere fino al completamento del budello. Per consentire la fuoriuscita di liquidi o aria, bucherellare le soppressate con un ago e riporle in un contenitore chiuso ma permeabile all’aria.
Dopo 24 ore, le soppressate vanno appese in un luogo fresco ed asciutto per l’intero periodo di stagionatura, variabile in base alle condizioni climatiche locali. La freschezza dell’aria accelera il processo, donando alla soppressata il suo caratteristico sapore autentico e irresistibile.