Soverato: la cucina fusion come valorizzazione dei prodotti locali

Nocciola tonda di calabria
Nocciola tonda di calabria

Durante l’evento ‘Cucina fusion: opportunità per i prodotti locali della Calabria’, Soverato ha ospitato esperti, produttori e giovani talenti per promuovere l’innovazione enogastronomica attraverso la valorizzazione di materie prime locali

SOVERATO (CZ), 18 GEN 2025 – A Soverato, in provincia di Catanzaro, si è svolto l’evento “Cucina fusion: opportunità per i prodotti locali della Calabria”, organizzato dall’Associazione Condivisioni nell’ambito del SerreinFestival. La manifestazione ha visto la collaborazione di numerosi enti e associazioni, tra cui l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Enogastronomici e l’Ospitalità Alberghiera di Soverato, i GAL “Serre Calabresi” e “Terre Vibonesi”.

L’evento ha messo in evidenza il potenziale della cucina fusion, che combina tradizioni culinarie di diverse culture, per valorizzare le eccellenze gastronomiche del territorio calabrese. Marta Ferrari, esperta del settore ristorativo, ha sottolineato come questa tendenza culinaria affondi le sue radici in antiche contaminazioni culturali, come l’arrivo del pomodoro in Italia o del tè dall’Oriente in Occidente.

Tra i protagonisti dell’evento, spicca il progetto “No&Mi”, nato dalla collaborazione tra il GAL “Serre Calabresi”, l’Istituto Alberghiero di Soverato e altre realtà locali. Questa barretta, a base di nocciola Tonda calabrese biologica e miele di Amaroni, rappresenta un esempio di come sia possibile creare prodotti innovativi a partire da materie prime locali di alta qualità. Il presidente del GAL “Serre Calabresi”, Marziale Battaglia, ha spiegato che il progetto mira a promuovere una filiera corta, garantendo una giusta remunerazione ai produttori e offrendo un prodotto sano e naturale, privo di zuccheri aggiunti.

L’evento ha sottolineato anche l’importanza della formazione. Sono in programma corsi per ristoratori, volti a promuovere piatti tipici calabresi e il loro abbinamento con vini locali. Secondo Battaglia, l’obiettivo è offrire ai turisti non solo bellezze naturali, ma anche un’esperienza culinaria autentica, capace di esaltare i sapori del territorio.

Il pastry chef Paolo Caridi ha ribadito l’importanza di un’etichetta trasparente e di prodotti che rispecchino la qualità e la semplicità degli ingredienti locali. Caridi ha anche incoraggiato i giovani a credere nei loro sogni e a diventare ambasciatori delle eccellenze calabresi nel mondo, sottolineando il ruolo cruciale dell’estro giovanile nel futuro dell’enogastronomia regionale.

La manifestazione si è conclusa con l’appello a preservare e innovare le tradizioni locali. Giuseppe Rotiroti, vicepresidente del GAL, ha ricordato l’importanza di sostenere produzioni come quella della nocciola calabrese, che punta al riconoscimento IGP. Carlo Bova, rappresentante del settore del miele, ha condiviso la storia della sua azienda familiare, ora attiva anche sui mercati nazionali ed europei.

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