Quest’anno la FAO sottolinea l’importanza del tema “FAME ZERO” e lancia l’appello di ridurre lo spreco di cibo e di dare a tutti la possibilità di accedere a diete sane e sostenibili per il Pianeta
Quest’anno ricorre il 40esimo anniversario della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Nel 1979, infatti, i paesi membri della FAO (Fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), durante la 20° Conferenza Generale dell’Organizzazione hanno istituito questa giornata.
Il tema di quest’anno
Dal 1981, la giornata mondiale dell’alimentazione ha adottato un tema diverso ogni anno, al fine di evidenziare le aree necessarie per l’azione e fornire un approccio comune.
Quest’anno il tema è “Fame Zero”. Cosa significa “Fame Zero”? Significa dar da mangiare agli affamati, ma anche nutrire le persone e il Pianeta.
L’obiettivo della FAO
L’obiettivo della FAO che, insieme al 40° anniversario della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, festeggia anche il 74esimo anniversario dalla sua fondazione, in oltre 150 Paesi in tutto il mondo, è quello che tutti abbiano accesso a diete sane e sostenibili e che ognuno di noi inizi a riflettere su quello che mangia.
L’analisi sull’alimentazione e i dati
Mentre 800 milioni di persone in tutto il mondo soffrono la fame, oltre 672 milioni di adulti e 124 milioni di giovani tra i 5 e i 19 anni sono obesi, e oltre 40 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni sono in sovrappeso.
Secondo l’ultimo rapporto Unicef, dal 2000 al 2016 in Italia risultava obeso il 36,8 % dei bambini e ragazzi fra i 5 e i 19 anni con un aumento del 39,1 % rispetto al 1990.
Gli effetti di una dieta sbagliata
L’alimentazione sbagliata è una delle principali cause di morte in tutto il mondo per malattie non trasmissibili, tra cui patologie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro: addirittura, oggi causa più morti una dieta scorretta che il fumo.
L’appello della FAO
La FAO dunque chiede di agire per garantire diete sane per tutti e sostenibili per il Pianeta.
Altro appello è quello di ridurre lo spreco di cibo. Sul nostro pianeta è presenta una quantità di cibo sufficiente a sfamare tutta la popolazione mondiale. Eppure, mentre più di 820 milioni di persone nel mondo patiscono la fame, un terzo del cibo prodotto ogni anno viene buttato nella spazzatura, senza nemmeno arrivare sulla tavola (come evidenziato dalla FAO).
Conclusioni
È importante dunque riflettere sul tipo di alimentazione che andiamo a consumare e che andiamo a proporre alle future generazioni. Perché l’alimentazione ed il cibo non sono solo bisogni e stili di vita ma sono veri e propri diritti che dovrebbero essere garantiti a ciascun individuo.
Concludo perciò questo articolo con quanto sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, all’art.25:
“Ogni individuo ha diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della propria famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione”.