Il 3 marzo su tutto il territorio Nazionale si svolgerà la II° Giornata di Sensibilizzazione dell’Udito orientata a “Sensibilizzare la cura dell’orecchio e dell’udito nell’ambito delle cure primarie”. Essa è indetta dalle più importanti Società scientifiche del settore e sintonizzata, per data, visione e contenuti, alla giornata mondiale dell’udito istituita dall’OMS.
«I problemi uditivi coinvolgono circa il 12,1% degli Italiani, il che significa circa 7 milioni di persone con ipoacusia, con una significativa differenziazione tra le età e un aumento significativo con l’invecchiamento – con una percentuale del 50% tra gli over 80», ha affermato Prof. Giuseppe Chiarella, ordinario di Audiologia e Foniatria dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e Presidente della Società italiana di Otologia e Scienze dell’udito (SIOSU).
Quest’anno, come suggerito dall’OMS, l’attenzione è sensibilizzare la cura dell’orecchio e dell’udito nell’ambito delle cure primarie, infatti per ridurre le possibili conseguenze negative, la perdita uditiva dev’essere identificata e trattata il prima possibile.
Diversi fattori possono concorrere a danneggiare il nostro orecchio come particolari farmaci, virus e traumi acustici che sommandosi nell’intero arco della vita portano ad un’incidenza più elevata nella vita adulta-anziana.
La perdita uditiva non affrontata incide sull’economia globale con un costo pari a 980 miliardi di dollari all’anno per costi del settore sanitario (escluso il costo degli apparecchi acustici), del supporto educativo, della perdita di produttività e costi sociali. Studi recenti concordano sul fatto che il deficit uditivo contribuisca al deterioramento della socialità, sensibilità, cognizione e qualità di vita dei soggetti interessati.
Per tali ragioni identificazione e trattamento precoce sono fondamentali per prevenire un deterioramento globale. Riconoscere precocemente i sintomi della sordità e dei problemi all’orecchio è fondamentale per poter intervenire sia sulle possibili cause sia per ridurre al minimo la disabilità che ne deriva.
Il prof. Chiarella ci conferma che oltre il 60% dei problemi di udito può essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie e l’integrazione tra il medico specialista (medico audiologo o otorinolaringoiatra) e i servizi di assistenza primaria può portare a innegabili vantaggi diretti alla persona.
L’invito per tutti è di visitare il sito www.sioechcf.it per visionare i documenti di approfondimento e per compilare il questionario online per favorire la sensibilizzazione e una più dettagliata conoscenza della situazione su questo problema.
In occasione della giornata vi saranno iniziative divulgative di sensibilizzazione sui canali d’informazione. Gli specialisti dell’U.O. di Audiologia e Foniatria del Policlinico Universitario, insieme a decine di altre strutture in tutta Italia. È necessario prenotare chiamando lo 0961.3647202 nel pomeriggio di giovedì 2 marzo dalle 15 alle 17.