La notizia è importante e continua a far discutere.
Gli italiani sono un popolo strano, a cui piace trovare spesso scorciatoie.
Infatti può risultare abbastanza semplice comprare dei farmaci, meno rivolgersi allo specialista.
Quindi è più facile ricorrere agli psicofarmaci che andare dallo psicologo.
Purtroppo nel bel Paese è ancora considerato un tabù. Eppure la spesa all’anno per questo tipo di medicinali si aggira intorno ai 350 milioni di euro.
Quali sono gli psicofarmaci?
Negli psicofarmaci si includono: ansiolitici, antipsicotici, antidepressivi, stabilizzanti dell’umore e stimolanti.
La gamma è parecchio vasta, naturalmente è importante rivolgersi al medico prima di utilizzare medicinali di questo tipo.
A parte la ricetta, ricordiamo che purtroppo vengono venduti anche sul mercato nero.
L’utilizzo di queste medicine è destinato ad aumentare, infatti OMS ha dichiarato che tra circa dieci anni la depressone crescerà, diventando la patologia più diffusa sul pianeta.
Come opera lo psicologo?
Lo psicologo è un professionista che cerca di risolvere i problemi legati all’ ansia, alla depressione o di altra natura.
Può lavorare in sinergia con il medico di famiglia, o lo psichiatra, ricordiamo che in una fase acuta della manifestazione del malessere è possibile prevedere a fianco al colloquio psicologico, l’uso di farmaci.
Ma lo psicologo non né prescrive, deve farlo assolutamente un medico, perché cerca di curare le patologie con uno strumento differente, molto potente: la parola, fornendo al paziente i mezzi necessari per superare le difficoltà che nel corso della vita si possono presentare.
Lo psicologo è uno psicoterapeuta?
Non per forza. Lo psicologo può essere anche uno psicoterapeuta. Infatti dopo la laurea in psicologia che dura cinque anni e la relativa iscrizione all’albo professionale, è possibile specializzarsi ulteriormente in psicoterapia.
Gli psicoterapeuti possono essere anche dei medici, laureati in medicina e chirurgia, iscritti all’apposito albo e specializzati in psicoterapia.