Caterina e la sua scelta di curarsi vicino a casa
SOVERATO (CZ), 19 GEN 2024 – La Calabria, terra di passioni, cultura, e anche di storie di coraggio. Oggi vogliamo raccontarvi di Caterina Elia, una donna coraggiosa che ha deciso di affrontare la sua battaglia contro il cancro nella sua terra, a Soverato. Questa emozionante testimonianza è stata divulgata con uno splendido servizio dalla giornalista Rossella Galati su Lacnews24.
Caterina, una donna di 62 anni, ha scoperto di avere una malattia che avrebbe potuto spezzare il suo spirito e la sua forza. La, la scelta di curarsi a Soverato si è rivelata essere una decisione che ha cambiato la sua vita. Caterina ha elogiato l’equipe di Oncologia dell’ospedale del Basso Ionio, guidata dalla dottoressa Rita Marino, affiancata dalle premurose infermiere Francesca e Patrizia.
“C’era chi mi diceva vai a curarti fuori dalla Calabria. Io ho detto no, se una cosa deve andare bene va, medici sono qui e medici sono lì. E posso dire che qui ho trovato veramente degli persone umane che ti trattano come se fossi una di famiglia,” afferma Caterina, esprimendo gratitudine nei confronti del personale medico che l’ha accolta con amore e dedizione.
La storia di Caterina è un esempio di buona sanità, una testimonianza toccante di come la giusta assistenza e supporto umano possano fare la differenza nella lotta contro il cancro. La diagnosi iniziale ha stravolto la vita di Caterina, ma la sua forza e il supporto dell’equipe medica l’hanno aiutata a superare le sfide con determinazione.
“Non riuscivo a mangiare, non riuscivo ad andare in bagno – racconta Caterina – pensavo che questo fosse dovuto all’ernia iatale fino a quando un medico a me molto caro, il dottore Paolo Ficchì, del Pronto soccorso, ha scoperto, dopo una serie di esami, che avevo un tumore all’intestino, però partiva tutto dal seno. I miei tumori maligni si formano al seno e poi scendono agli organi.”
Il reparto di Oncologia dell’ospedale di Soverato ha offerto non solo cure mediche, ma anche emozioni positive che hanno reso il suo percorso più tollerabile. La donna sottolinea come le emozioni abbiano giocato un ruolo fondamentale nel superare la malattia e come il sorriso del personale medico abbia trasformato le sue giornate.
“Alcune volte, quando devo venire a fare l’emocromo o la terapia non ho voglia di alzarmi dal letto perché mi scoraggio e dico a me stessa ‘che vado a fare, ormai sono tre anni che combatto e questi linfonodi crescono sempre.’ Poi arrivo qua e si trasforma tutto, leggendo il sorriso che mi accoglie sul volto del personale, la dottoressa Marino che mi chiama ‘zia Rina’. Lei anche quando è stanca non lo dimostra mai ed è sempre disponibile, io la disturbo anche la domenica e lei risponde sempre.”
Il figlio di Caterina, nel ringraziamento della sua tesi di laurea, ha scelto di menzionare la dottoressa Marino e le due infermiere come i suoi “angeli dell’oncologia”. Una dimostrazione tangibile di quanto il supporto umano possa influenzare positivamente il percorso di guarigione.
In un periodo in cui spesso si parla di migrazione sanitaria, la storia di Caterina ci ricorda che in Calabria ci sono eccellenze nel campo della salute. Complimenti alla dottoressa Rita Marino e alle infermiere Francesca e Patrizia per la loro dedizione. Un ringraziamento speciale alla collega Rossella Galati e a Lacnews24 per averci fatto conoscere questa straordinaria testimonianza di coraggio e speranza. In una Calabria Magnifica che ama narrare storie di resilienza e speranza, Caterina Elia è senza dubbio una fonte di ispirazione.