Che cos’è la leucemia mielomonocitica cronica che ha colpito Berlusconi?

Analisi del sangue, istituto di ematologia
Analisi del sangue, istituto di ematologia

L’Esperto risponde: la leucemia mielomonocitica cronica analizzata dal Dott. Francesco Iuliano

Oggi il nostro esperto ci aiuterà a comprendere meglio la patologia che è stata diagnostica all’ospedale San Raffaele di Milano a Silvio Berlusconi, la leucemia mielomonocitica cronica, la forma più aggressiva tra le sindromi mieloproliferative croniche. Come spiega il Dott. Francesco Iuliano, ematologo a Catanzaro e Corigliano-Rossano, questa patologia «ha la tendenza ad evolvere verso una leucemia mieloide acuta, il che la rende particolarmente pericolosa». Per questo motivo, abbiamo chiesto al nostro esperto di fornirci maggiori informazioni sulla patologia, nonché sui trattamenti disponibili.

Che cosa è la lucemia mielomonocitica cronica?

La leucemia mielomonocitica cronica è una patologia neoplastica ematologica che colpisce più frequentemente i soggetti anziani, con una alta incidenza nei soggetti con più di 85 anni. Ha caratteristiche intermedie tra le sindromi cosiddette mieloproliferative e le sindromi mielodisplastiche. È caratterizzata da un aumento dei monociti periferici, displasia midollare, citopenia, sintomi sistemici ed aumento del volume della milza. È la forma più aggressiva tra le sindromi mieloproliferative croniche con la tendenza a evolvere verso una leucemia mieloide acuta. Si suole suddividerla in due forme: una forma caratterizzata da una maggiore displasia midollare con globuli bianchi inferiori ai 13000/mmc; e una seconda con globuli bianchi superiori a 13000 ad impronta mieloproliferativa.

Quali sono i sintomi principali della mielomonocitica cronica?

I sintomi principali sono la febbre, il dimagramento, la sudorazione notturna, infezioni ricorrenti, emorragie, stanchezza, aumento del volume del fegato e della milza, insufficienza renale da aumento significativo del numero dei monociti, infiltrazione cutanea con nodularità, sanguinamento gengivale, interessamento del sistema nervoso centrale con possibili emorragie in questa sede.

Quali sono i metodi utilizzati per diagnosticare la leucemia mielomonocitica cronica?

La diagnosi si fa con un esame emocromocitometrico, lo striscio di sangue periferico, l’esame del midollo osseo, colorazioni citochimiche, con tecniche di citofluorimetria, citogenetica e biologia molecolare.

Quali parametri vengono considerati nella valutazione della prognosi della malattia?

La prognosi della malattia viene stimata da diversi score che considerano i valori dell’emocromo, il numero dei blasti, il valore dei globuli bianchi, la citogenetica e, recentemente, la mutazione di alcuni geni specifici come l’ASXL1.

Quali sono i trattamenti disponibili per la leucemia ad alto rischio e quali fattori possono influenzare la scelta del trattamento tra trapianto di midollo e chemioterapia?

Il trapianto di midollo è l’unico trattamento che potrebbe guarire la malattia ad alto rischio, ma difficilmente praticabile per l’eta’ dei pazienti, altrimenti si adoperano dei chemioterapici allo scopo di prolungare la sopravvivenza.