Coronavirus: perchè i calabresi non si fidano del vaccino?

Covid 19, coronavirus, infermiera, tamponi
Covid 19, coronavirus, infermiera, tamponi

L’Organizzazione mondiale della sanità negli ultimi mesi non ha tenuto un comportamento chiaro e lineare, anzi, ha cambiato bruscamente e più volte indirizzo sulle indicazioni e prescrizioni impartite nei confronti della popolazione.

Questo atteggiamento poco professionale e altalenante, ha fatto si che le persone perdessero fiducia in questa organizzazione così importante. C’è di più.

Diversi virologi hanno espresso e dispensato i loro consigli in maniera differente, creando un marasma tra la popolazione. Sicuramente una rivoluzione nel mondo della scienza sono stati i vaccini, ma dietro a questa creazione scientifica così importante ruotano davvero una marea di interessi diversi.

Prima di tutto il denaro. La realizzazione, l’acquisto e la vendita di vaccini fa girare in tutto il mondo una mole di soldi. Dove arriva il limite tra la cura e la speculazione? Sicuramente nel mondo intero sono morte moltissime persone a causa del Coronavirus, vaccinarsi una volta disponibile “l’antidoto” dovrebbe essere la prassi e invece? Molti calabresi intervistati, come nel resto d’Italia, preferiscono utilizzare le misure di contenimento invece di vaccinarsi.

Per quale motivo? Si ha paura degli eventuali effetti collaterali che il farmaco possa provocare. Eppure i vaccini sono sicuri e sottoposti a controlli severi anche nel nostro Paese.

Non bastano e non sono bastati gli esorbitanti numero di decessi a far cambiare idea alla popolazione. Eppure il Covid-19 ci ha abituato in poco tempo ad una nuova normalità che solo fino all’inizio di questo anno sembrava impensabile.

Chi si sarebbe mai aspettato di andar a far la spesa con la mascherina? Di mantenere le distanze tra le persone? E che la comunità scientifica mondiale si adoperasse per scoprire in tempi record un vaccino efficace? Solamente a gennaio 2020 questi discorsi sembravano la trama di un libro di fantascienza, eppure tutti quanti stiamo vivendo davvero un dramma, impensabile ma reale che purtroppo ancora coinvolge il mondo intero.