“Allo stato attuale nessun paziente è affetto da Coronavirus in Calabria” – esordisce così il primario di malattie infettive dell’Ospedale di Catanzaro “Pugliese-Ciaccio” Lucio Cosco (Ospedale che ricordiamo essere il punto di riferimento regionale per la gestione di un’eventuale emergenza).
Quel che sta “contagiando” i cittadini calabresi è il panico dal quale si stanno facendo prendere. Secondo Cosco infatti “il panico si è impossessato di tutti noi. Stanno arrivando telefonate in maniera non idonea nell’unita operativa da me diretta. Il panico attualmente è il vero problema”.
Cosco continua poi a parlare dell’eventuale rientro delle persone provenienti dal nord Italia:“la chiusura delle scuole, dei vari uffici di lavoro nel settentrione sta spingendo molti calabresi emigrati a rientrare. La Regione Calabria ha consigliato alle persone provenienti dalle zone a rischio una quarantena di 15 giorni”.
“Ed è da sottolineare come la quarantena a cui bisogna sottoporsi riguarda solo le persone provenienti dalle zone a rischio, non da tutto il nord Italia. Stare in quarantena – sottolinea Cosco – significa stare nel proprio domicilio per 15 giorni“.
“Per chi chiama il 1500, dopo una prima scrematura del Ministero, la telefonata passa alle singole unità operative”, chiarisce inoltre Cosco.
A proposito dell’andare in Ospedale il primario di malattie infettive consiglia di “non recarsi in Ospedale ma di contattare il proprio medico di base. L’andare in ospedale, sarebbe controproducente, per chi non vuole essere eventualmente intaccato dal Coronavirus”.
Il Sindaco Sergio Abramo sottolinea come ci sia una “grande paura in giro”. “Bisogna essere preparati – sottolinea Abramo – sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista economico e finanziario. Si possono spendere i fondi europei per sostenere la crisi che potrebbe esserci nella nostra Regione. Fino ad oggi non sono stati effettuati i dovuti controlli. Oggi sono partiti ed è importante che la macchina sia stata avviata”.
“Bisogna poi ricercare un luogo fisico – continua Abramo – per dare un supporto al Pugliese. Ci sono degli spazi liberi all’Università di Germaneto che potrebbero accogliere eventualmente la gente che dovrà essere curata“.
“Dovrà uscire un vademecum da una riunione di coordinamento -aggiunge Abamo – Sindaci e Prefetti devono essere coordinati e stabilire un’unica linea operativa e distribuirla tramite la stampa a tutti i cittadini”.
“In Liguria, – sottolinea il Sindaco – anche se non si è registrato nessun caso di Coronavirus, hanno chiuso le scuole, gli edifici pubblici, tra cui teatri, biblioteche, musei ed Università e hanno sospeso anche manifestazioni sportive. Questo potrebbe essere uno spunto per seguire nelle altre regioni un’unica direzione”.
“Maggiori devono essere i controlli. Più attenzione va rivolta in tal senso. Il Governo Centrale ha avuto qualche giorno di ritardo nella macchina organizzativa, ma si sta recuperando in questi giorni”. Conclude il Sindaco Sergio Abramo.