Il consigliere Sergio Costanzo interviene sul servizio de “Le Iene”:
Il servizio mandato in onda dalle “Iene” sulla reumatologia dell’Università è, a dir poco, inquietante, almeno sotto l’aspetto della qualità della didattica. Siamo in presenza di vistose “anomalie” che il rettore deve subito chiarire con gli organismi accademici. Le “Iene” non solo hanno contestato la nomina, ma hanno parlato anche di falsi. Ecco perché ci sembra opportuno che anche su questo punto si faccia immediatamente chiarezza.
Tutto ciò, però, non sarebbe accaduto se il Magnifico rettore avesse dato corso alla nostra richiesta di accesso agli atti di metà settembre, inviata alla sua mail personale. Già da allora, infatti, prima del decreto di nomina del 4 ottobre, avevamo espresso forti dubbi sulla procedura che si stava adottando, invitando il rettore a temporeggiare almeno sino alla pubblicazione degli esiti delle domande inoltrate dai candidati per l’abilitazione scientifica nazionale (ASN). Si trattava in sostanza di aspettare solo qualche giorno. Ma così non è stato, malgrado l’intervento di autorevoli reumatologi nazionali.
La cosa più scandalosa è che il Magnifico rettore abbia dichiarato che la reumatologia non è una priorità dell’Università. Forse non lo sarà per lui, ma lo è certamente per centinaia di pazienti calabresi che soffrono di serie patologie reumatiche e che aspettano di essere curati appropriatamente nella loro regione. Ci chiediamo: ma se per il rettore non è una priorità, qual è il motivo urgente che lo ha indotto a firmare il decreto di passaggio della professoressa Grembiale da un settore disciplinare con requisiti molto bassi (MED/45 – Scienze infermieristiche) ad un settore con requisiti molto alti (MED/16 – Reumatologia)?
Un’altra domanda sorge, quindi, spontanea. Come intende il Magnifico Rettore garantire che questa docente, dichiaratamente non idonea a svolgere le funzioni scientifiche e didattiche proprie del suo ruolo, sia in grado di erogare una didattica, assistenza e ricerca di qualità? Del resto, anche il semplice dato che la candidata abbia regolarmente presentato domanda al concorso ASN palesa il fatto che essa ritenesse l’abilitazione un requisito determinante per la sua progressione di carriera.
Infine, occorre ricordare che la richiesta di passaggio di settore deve essere motivata da specifiche esigenze didattiche e non può rappresentare espressione di un mero “desiderio” di cambiamento da parte del docente. Su questo fronte appare quindi incomprensibile la scelta strategica dell’Università di privarsi di un docente di scienze infermieristiche – insegnamento di molte ore presente in numerosi corsi di laurea se si tiene presente che, oltre alla sede di Catanzaro, esistono poli UMG di professioni sanitarie anche sul territorio regionale, es. Cosenza – per dotarsi di un docente di reumatologia, insegnamento di pochi CFU presente esclusivamente nel corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, considerato inoltre che non esiste un reparto assistenziale o una scuola di specializzazione medica in cui tale docente possa svolgere le sue dovute funzioni cliniche e di tirocinio.
Rimane il fatto che, anche qualora l’UMG avesse deciso di dotarsi di un Professore di Reumatologia, non si capisce come mai tale reclutamento debba avvenire attraverso questa procedura “dubbia” piuttosto che attraverso un bando di concorso pubblico (il Magnifico rettore ha parlato di concorso per oculistica) per professori in possesso di Abilitazione Scientifica Nazionale, come avviene in tutti gli Atenei Italiani. Sulla base di questi fatti, credo che l’intervento degli organi preposti sia più che doveroso.
SERGIO COSTANZO (CONSIGLIERE COMUNALE CATANZARO)