Da oggi, 11 febbraio 2022, non è più obbligatorio (fino a nuove disposizioni, indicate nella data del 31 marzo) indossare le mascherine all’aperto, al di là del colore della Regione. Entra in vigore dunque la nuova ordinanza dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma oggi, 11 febbraio, è anche la data della riapertura delle discoteche. Ci sono però delle nuove restrizioni da seguire in questo caso. Per andare a ballare, infatti, è necessario il green pass rafforzato e la mascherina. Quest’ultima non è obbligatoria nella pista da ballo (se al chiuso). Per quanto riguarda la capienza all’interno delle discoteche, i locali non possono superare il 75% se si tratta di strutture all’aperto e il 50% se si tratta di strutture al chiuso.
Stop alle mascherine all’aperto: sarà la volta definitiva?
L’Italia dunque oggi vede un traguardo, o forse sarebbe meglio dire, una tappa che segna una nuova riapertura del paese. Tutti ci chiediamo se questa volta sia la volta definitiva, dopo due anni di emergenza pandemica. L’esperienza vissuta direttamente con l’avanzare di questo virus ci ha insegnato che i dati e la curva pandemica possono mutare velocemente. Non sempre i governi dei vari paesi sono riusciti a stare al passo dell’andamento del Covid-19. Per cui se c’è una cosa che abbiamo imparato è sì, usufruire degli attuali allentamenti delle restrizioni, ma avere un occhio vigile al periodo che incorre dopo l’estate e che ci ha visto in grande difficoltà nel corso di questi anni. Soprattutto se consideriamo il periodo che va da ottobre fino a marzo.
C’è da dire che la campagna vaccinale e l’avanzare del virus hanno “normalizzato” la contagiosità stessa del virus, rendendolo più debole (o noi più forti). Lo ha dimostrato l’ultima variante Omicron. Più contagiosa sì, ma meno letale.
Fa impressione se si pensa che a partire da oggi, cessa un obbligo oramai “storico”: quello dell’utilizzo delle mascherine all’aperto, che il Governo centrale (all’epoca guidato da Giuseppe Conte), aveva decretato il 13 ottobre del 2020.
Si torna a ballare: quali le nuove regole?
Fa impressione anche il fatto di poter tornare a ballare. Un segno di ripresa per il settore che più di tutti gli altri è stato penalizzato: quello della cultura, della musica e dello spettacolo.
Questa fase dunque sembra essere l’inizio di una fine, quella della emergenza pandemica. Certo, l’Aifa e l’Ema preannunciano che il vaccino dovrà essere ripetuto con cadenza annuale, quindi questo ci fa capire che ancora dovremo convivere con il virus. Ma il fatto di poter davvero convivere con questo virus, che ha stravolto le nostre vite, e non piuttosto di mettere in stand-by le nostre vite, a causa di questo virus, in modo parziale in alcuni aspetti e in modo totale in altri, ci fa ben sperare di poter affrontare finalmente e per davvero un nuovo inizio!
31 marzo: fine dello stato di emergenza
Dopo, quella dell’11 febbraio che decreta lo stop dell’obbligo delle mascherine all’aperto, il 31 marzo scatterà dunque la fine dello stato di emergenza. Questo di conseguenza porterà ad un allentamento di tutte le restrizioni, compreso quello dell’utilizzo del green pass. Misura che in maniera non indifferente ha creato un divario sociale tra le persone vaccinate e le persone non vaccinate.
Secondo alcune indiscrezioni non si esclude che molte delle restrizioni possono essere allentate anche prima della data del 31 marzo, per via dell’abbassamento della curva epidemiologica che sta subendo una profonda accelerazione.
15 giugno: stop all’obbligo vaccinale per gli over 50
Un’altra data da segnare in calendario è quella del 15 giugno. In questa data finirà l’obbligo per gli over 50 di vaccinarsi. Se si dovessero confermare il calo dei contagi, infatti, il governo guidato dall’attuale premier, Mario Draghi, opterà per non prorogare tale obbligo.
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