La Procura di Castrovillari esamina il caso di Giovanni e la presunta alterazione del lotto
CORIGLIANO ROSSANO (CS), 8 FEB 2024 – Un caso delicato e controverso è al centro delle indagini della Procura di Castrovillari, che sta esaminando la presunta invalidità di un uomo di 52 anni in seguito alla somministrazione del vaccino anticovid. L’ipotesi di reato si concentra su lesioni colpose e falsità in atti, mettendo sotto la lente d’ingrandimento un episodio che coinvolge Giovanni, un impiegato rossanese.
Il 52enne si è recato presso il centro vaccinale di Rossano a gennaio 2022 per ricevere il vaccino contro il Covid-19, seguendo il consiglio del suo medico di base che raccomandava il vaccino Pfizer. Il medico vaccinatore avrebbe respinto la richiesta di Giovanni, un soggetto allergico, proponendo al suo posto il vaccino Moderna, sostenendo che fosse più efficace e che non avrebbe rappresentato un rischio per la sua salute. Anche in caso di allergie, gli fu consigliato di assumere un antistaminico.
Poco dopo l’iniezione del vaccino Moderna, Giovanni ha iniziato a manifestare sintomi preoccupanti, tra cui forti palpitazioni e un aumento della pressione arteriosa a 190/100. Nonostante i suoi tentativi di comunicare la situazione all’hub vaccinale, è stato trattato con sufficienza e le sue preoccupazioni sono state sottovalutate. L’unico consiglio ricevuto è stato di consultare il suo medico curante, lo stesso che aveva inizialmente raccomandato il vaccino Pfizer.
Col passare del tempo, le condizioni di salute di Giovanni sono peggiorate drasticamente, con l’insorgenza di disturbi cronici come acufene, ipoacusia iper sensoriale, ipertensione arteriosa, retinopatia e ipoestesia dolorifica alla mano destra e al piede sinistro.
Il legale di Giovanni, l’avv. Veronica Sommario, ha avanzato diverse ipotesi, sospettando che il lotto di vaccino utilizzato potrebbe non essere stato adeguatamente scongelato o conservato nelle condizioni ottimali (tra gli 8 e i 25 gradi Celsius) o addirittura potrebbe essere stato tolto dal frigorifero 24 ore prima della somministrazione. Queste condizioni, sostiene l’avvocato, avrebbero potuto danneggiare il prodotto rendendolo pericoloso per la salute.
Il caso è stato segnalato anche all’AIFA il 16 febbraio 2022, mentre la salute di Giovanni continua a deteriorarsi dall’unica inoculazione ricevuta il 31 gennaio 2022. Ulteriori preoccupazioni sono emerse quando è stato scoperto che i numeri del lotto riportati sul certificato di somministrazione differivano da quelli presenti nel documento rilasciato dall’ASL. Il primo documento indicava il codice di lotto 216037, mentre nel secondo era riportato il numero 3006323.
La Procura della Repubblica di Castrovillari sta indagando attentamente sul caso, esaminando la possibilità che il vaccino sia stato inoculato oltre le 6 ore canoniche. Giovanni, nel frattempo, continua a vivere con i gravi disturbi, sostenendo che il vaccino somministratogli potrebbe essere stato “scaduto”. Il suo appello è chiaro: “Il mio obiettivo è quello di svegliare le coscienze, perché da allora, la mia vita è cambiata e non si può giocare sulla pelle delle persone”.