L’associazione ‘Il Borgo di Cardinale’ e l’azienda ospedaliero-universitaria ‘Renato Dulbecco’ di Catanzaro collaborano per regalare ai pazienti oncoematologici un pomeriggio di musica con Eman
“Essere qui oggi mi fa sentire utile a chi sta attraversando un periodo difficile“. Con queste parole, il cantante catanzarese Eman ha colto il significato più profondo dell’iniziativa promossa dall’Associazione “Il Borgo di Cardinale”. L’evento, sostenuto dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, Simona Carbone, ha avuto luogo sabato pomeriggio nel giardino del presidio ospedaliero “Ciaccio”, adiacente ai reparti Oncoematologici.
Il concerto ha trasformato il giardino in una finestra aperta sul mondo, dove la musica ha infranto il silenzio e creato un’atmosfera di speranza. Eman, noto per la sua capacità di comunicare emozioni attraverso la musica, ha offerto ai pazienti un momento di leggerezza e conforto. Il suono delle sue canzoni ha fatto dimenticare, anche se solo per un pomeriggio, le preoccupazioni quotidiane legate alla malattia.
Ad accogliere Eman, la dottoressa Eulalia Galea, in rappresentanza della dottoressa Simona Carbone, del direttore del Dipartimento Oncoematologico, la dottoressa Maria Concetta Galati, e del dirigente medico della Direzione Medica del Presidio Ciaccio, la dottoressa Rosa Costantino. Queste figure chiave hanno contribuito in modo significativo all’organizzazione dell’evento, che ha ricevuto un’accoglienza calorosa dai pazienti e dallo staff medico.
La performance di Eman ha avuto un impatto speciale sui pazienti dei reparti oncologici, dove le giornate sono spesso scandite da terapie e attese. Il concerto ha rappresentato un’occasione di distrazione soprattutto per i bambini del reparto di Oncoematologia Pediatrica. Grazie all’aiuto della psicoterapeuta, dottoressa Ilenia Sabato, i piccoli pazienti hanno seguito il concerto e interagito con l’artista tramite una videochiamata, vivendo un’esperienza che ha portato loro gioia e sollievo.
L’evento ha mostrato chiaramente come la musica e la solidarietà possano fare la differenza, trasformando un normale pomeriggio in un momento di pura umanità e speranza.
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