Il Servizio Sanitario Nazionale, e a maggior ragione quello regionale, ha di fronte a sé un obiettivo molto complesso: riuscire a conciliare l’esigenza di garantire un’assistenza sanitaria adeguata a un numero crescente di malati cronici con la necessità di contenere la spesa.
La farmacia può dare un contributo importante su questo fronte, come riconosciuto dal Piano nazionale della cronicità che dedica un capitolo specifico alle farmacie, con l’obiettivo di promuoverne il coinvolgimento nelle attività di educazione sanitaria e prevenzione primaria e secondaria e per l’aderenza alla terapia, secondo protocolli condivisi con specialisti e mmg. Tale coinvolgimento è reso possibile dal fatto che le farmacie, grazie alla loro capillarità, rappresentano, insieme ai medici di medicina generale, il primo punto di accesso al SSN sul territorio e un punto di riferimento per il malato cronico e per la sua famiglia.
Anche per quanto riguarda l’aderenza alla terapia, che oggi nei malati cronici si aggira mediamente tra il 40 e il 50%, la farmacia può svolgere un ruolo di rilievo, come emerso da vari studi e sperimentazioni condotte a livello internazionale e nazionale.
È stato infatti dimostrato che un intervento del farmacista, basato su una verifica iniziale per accertarsi che il paziente abbia compreso quali e quanti farmaci debba assumere e con quali tempi, seguita da un ulteriore momento di controllo sull’andamento della terapia, incide positivamente sull’aderenza alla terapia.
A fronte di questi dati che parlano chiaro, è fondamentale che il ruolo delle farmacie nella gestione dei malati cronici sia riconosciuto anche nei Piani regionali della cronicità e nei PDTA.
Su questo fronte stiamo lavorando per dare concretezza anche nella nostra realtà territoriale al ruolo della farmacia come “strumento” per monitorare il corretto utilizzo dei farmaci da parte dei malati cronici e migliorare così l’aderenza alla terapia.
Solo in questo modo potremo raggiungere l’obiettivo di assistere il malato cronico a casa propria, evitando ricoveri costosi e inutili, migliorando i risultati delle cure e, soprattutto, valorizzando l’impegno professionale delle farmacie.
Le farmacie del territorio calabrese potranno quindi collaborare sinergicamente con i medici di medicina generale e specialisti, in modo da fornire ai pazienti, soprattutto nelle aree più lontane dai centri ospedalieri, un’assistenza sanitaria valida e fattiva.
I primi obiettivi si concentreranno sull’aderenza terapeutica nell’asma-bpco, nel diabete e nell’ipertensione. E’ una delle indicazioni che arrivano dal Tavolo istituito dal ministero della Salute (con Federfarma, Fofi e Assofarm per le farmacie; Agenas, Regioni, Istituto superiore di Sanità e lo stesso Ministero per le istituzioni; Fnomceo, Fimmg e Simg per i medici; Fnopi per gli infermieri e Sifo per i farmacisti del Ssn). A questo progetto è collegato l’attivazione del fascicolo elettronico sanitario che permetterà così di avere una visione completa ed esaustiva delle condizioni sanitarie del paziente.