L’emergenza da covid-19 ha disvelato il grave e imbarazzante ritardo della sanità pubblica nello sviluppo dei servizi territoriali e ha reso ancora più indifferibile la deospedalizzazione dei malati cronici.
In tale cornice, la telemedicina rappresenta una risorsa preziosa e se è vero che sono diverse le esperienze avviate a livello nazionale, è anche vero che spesso si tratta soltanto di sperimentazioni e progetti, caratterizzati da casistica limitata e distribuita a macchia di leopardo.
“La telemedicina permette di gestire a distanza l’assistenza e l’ospedalizzazione domiciliare del paziente – ricorda Enzo Defilippo, presidente di Federfarma Catanzaro e Calabria -. Il fatto che la sanità non la stia utilizzando come dovrebbe è purtroppo una perdita economica importante, ma soprattutto è una perdita per quella che oggi si chiama la medicina personalizzata”.
Lo scenario in cui operano le farmacie è caratterizzato da notevoli e diversificate spinte al cambiamento che ruotano intorno a un ruolo sempre più professionale della figura del farmacista.
Si solidifica così un rapporto di maggior fiducia tra il farmacista e il suo cliente.
“Valorizzando gli aspetti più legati al rapporto professionista-paziente, il farmacista si avvicina più serenamente grazie alla telemedicina, agli aspetti terapeutici, di prevenzione e di cura della sua professione – afferma ancora il presidente di Federfarma -. Il mondo delle farmacie è profondamente cambiato cosi come il ruolo del professionista. Il ruolo del farmacista deve divenire più versatile e pronto a soddisfare le necessità della clientela. La professionalità deve essere accompagnata anche dalla capacità di infondere fiducia nel cliente: si innesca cosi grazie ai servizi una serie di effetti positivi per la farmacia stessa, non ultimo la fidelizzazione del cliente che, soddisfatto, ritornerà”.
“Se c’è invece un luogo dove la telemedicina gode di ampia considerazione è la farmacia – conclude il presidente Defilippo – sono ormai più di 5mila le farmacie che erogano a distanza elettrocardiogrammi, holter e monitoraggi della pressione arteriosa, con un aumento complessivo delle prestazioni fornite che nel primo trimestre 2020 è cresciuto del 10% e ha sfiorato le 36mila unità. I farmacisti credono nella telemedicina, ha ribadito Defilippo, perché rappresenta un tassello indispensabile della farmacia dei servizi, intesa come presidio di prossimità del Ssn per il paziente cronico e anziano”.