“L’evoluzione della terapia con agenti target in onco-ematologia: come cambiano gli endpoint clinici in relazione ai nuovi bisogni dei pazienti”.
SI è concluso nel pomeriggio di sabato la quattordicesima edizione del corso di formazione in oncologia ed ematologia dal titolo: “L’evoluzione della terapia con agenti target in onco-ematologia: come cambiano gli endpoint clinici in relazione ai nuovi bisogni dei pazienti”. Evento medico scientifico organizzato dal Dottore Stefano Molica, (Coordinatore Dip. Onco-Ematologico AOPC) e dal Dottore Luciano Levato (Direttore f.f. SOC Ematologia AOPC) responsabili scientifici dell’evento, svoltosi nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 a Catanzaro Lido, presso la sala convegni dell’Hotel Perla del Porto.
Il meeting, ha visto un panel di esperti di rilevanza nazionale (quali, ad esempio, Giovanni Pizzolo, professore onorario dell’università di Verona, già ordinario di Ematologia e direttore dell’U.O. di Ematologia dell’Azienda ospedaliera di Verona e della Scuola di specialità di Ematologia; la dottoressa Isabella Cecchini, Market Reserch at IQVIA di Milano e, collegato online, il dottore Felice Bombaci, Associazione Gruppo Pazienti Leucemici – Torino, oltre alla presenza e al saluto del commissario straordinario dell’AOPC di Catanzaro, Francesco Procopio), relazionare su argomenti di grande attualità offrendo a medici specialisti nel settore della ematologia ed oncologia, come anche di altre specializzazioni attinenti, a farmacisti ospedalieri e territoriali, biologi e infermieri professionali, un importante opportunità di aggiornamento.
Ridiscutere in modo aggiornato di quelle che rappresentano le prevalenti patologie in ambito onco-ematologico, sia in ambito delle malattie linfoproliferative che in ambito delle malattie mieloproliferative, è stato alla base del convegno, anche alla luce di quelli che sono stati i recenti dati presentati negli ultimi convegni tenuti negli Stati Uniti. Ciò ha significato un cambio di passo notevole con uno sguardo aggiuntivo a quelle patologie in cui oggigiorno ci si sposta da terapie continuative con agenti target a terapie a termine, con un rilevante miglioramento della qualità di vita dei pazienti ed una loro minore esposizione a tossicità, oltre a restituire il paziente ad una vita sociale e di relazione. Un percorso parallelo, quindi, tra nuove acquisizioni in termini di terapie più avanzate e, allo stesso tempo, maggiore attenzione al paziente che resta sempre il centro di quello che è l’interesse generale.
Il corso, ha voluto, inoltre, offrire un giusto resoconto di quanto avviato in questi ultimi dodici mesi oltre a curare la parte gestionale ed organizzativa che in questa quattordicesima edizione è stata dedicata alla telemedicina. Branca, sulla quale oggi c’è una maggiore attenzione, ed i cui benefici riscontrati nei pazienti sono notevoli: a cominciare da quello psicofisico, a quello organizzativo per le strutture ospedaliere. Una risorsa che, soprattutto in un periodo come quello che si vive da due anni per via delle limitazioni causa emergenza sanitaria, può apportare soluzioni significative ai tanti gap che la sanità italiana, in primis, e regionali subito dopo, sono stati evidenziati dalla pandemia. Un impatto importante, quindi, sulla salute dei cittadini e sugli aspetti organizzativi che dovranno concentrarsi e investire maggiormente sul territorio coinvolgendo, ad esempio, i medici di medicina generale, gli specialisti del territorio nella cura dei pazienti cronici oltre a sviluppare nuovi modelli di cura tra cui, per l’appunto, la telemedicina.
Frontiere sempre nuove, quelle esplorate e proposte dai corsi di formazione offerti in questi quattordici anni alla comunità professionale regionale da parte del dipartimento Onco-ematologico e dell’AOPC, e che aprono ogni anno nuovi scenari e prospettive nell’ambito di cure onco-ematologiche.
Il convegno è stato, inoltre, motivo ed occasione per presentare in Calabria il libro “Ematologi d’Italia”, scritto e curato dal Prof.re Pizzolo, interamente dedicato alla storia dell’ematologia italiana e alla nascita della Società Italiana di ematologia dal 1935 – anno della sua fondazione – ad oggi. Un capitolo intero è stato anche dedicato, come per le altre regioni, alla nascita e allo sviluppo dell’ematologia in Calabria ed ai suoi tanti protagonisti che ne hanno scritto le pagine più importanti.