L’efficienza del centro vaccinale di Catanzaro, attivato all’Ente Fiera nel quartiere Lido, è frutto di un lavoro sinergico che vede, a livello istituzionale, il coinvolgimento diretto dell’esercito, della Protezione Civile regionale e comunale, dell’amministrazione comunale di Catanzaro e della Croce Rossa Italiana nella gestione dell’area sanitaria. In prima linea, poi, trenta volontari, operativi dal lunedì al sabato, che diventano quaranta o addirittura cinquanta durante i “Vax days”.
Il lavoro dei volontari
Instancabili e motivati, i volontari sono già all’ingresso, pronti a dare accoglienza e informazioni agli aspiranti “vaccinandi” che hanno confermato la propria prenotazione sul portale.
Moltissime volte si rendono disponibili ad aiutare nella compilazione dei numerosi fogli di cui si compone la documentazione necessaria a formalizzare il consenso alla somministrazione del vaccino, ma il loro apporto fa la differenza nel rassicurare, naturalmente senza intentare alcun’opera di convincimento, chi non nasconde la propria ansia nell’attendere il turno per il vaccino.
Loro sono ovunque, pronti ad intercettare le richieste di quanti, a centinaia, provengono da ogni parte della Calabria, dopo essersi prenotati per ricevere il vaccino Astrazeneca.
Le dichiarazioni del responsabile del centro vaccini di Catanzaro, Francesco Lucia
“Da quando il Comune di Catanzaro ha dato la disponibilità di questa nuova e imponente struttura come centro vaccinale della città, siamo riusciti ad assicurare il vaccino ad oltre 10 mila persone che ne avevano diritto per classi di età o perché “caregivers” di soggetti con fragilità – ha chiarito il responsabile del centro, Francesco Lucia, che ne cura l’intera “regia” per conto dell’Asp di Catanzaro.
“In questo luogo nulla è lasciato al caso, – ha proseguito Lucia – tutti hanno dei compiti ben precisi, e la suddivisione per aree è funzionale a garantire la massima sicurezza possibile nelle fasi che precedono e seguono la somministrazione del vaccino. L’erogazione del servizio è garantita nel migliore dei modi perché l’attività organizzativa non è certo improvvisata, ma frutto del coinvolgimento delle istituzioni, della professionalità del personale medico, infermieristico e universitario, e della smisurata passione dei tanti volontari che svolgono un’opera encomiabile”.
La risposta delle associazioni
Alla “chiamata” della Protezione Civile regionale diverse associazioni hanno risposto in modo diretto, altre lo hanno fatto attraverso l’intermediazione del Centro Servizi al Volontariato “Calabria Centro”. A coprire i vari turni – che nei giorni di normalità vanno dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 20, mentre durante il “Vax day” si estendono ininterrottamente fino alle 22 – si alternano i volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile, delle Guardie Ambientali d’Italia, del Cisom, dell’Associazione della Polizia di Stato, dell’Associazione dei Carabinieri, del Soccorso Alpino, dell’Ave-Ama, di “Un Raggio di Sole”, della Geruv, della Confraternita della Misericordia, degli “Angeli della Sila”, della Prociv di Caraffa, di Cortale e di Girifalco, del “Chilipepper Team”, del Gruppo comunale di Sant’Andrea Apostolo e del Gruppo Comunale “Lupi della Presila”.
L’anamnesi per l’idoneità al vaccino
I medici e gli operatori sanitari che provvedono all’anamnesi per l’idoneità al vaccino prima, ed alla somministrazione vera e propria poi, nelle dieci postazioni appositamente dedicate, sanno di poter contare sulla sensibilità e sulla straordinaria capacità di dare accoglienza alle persone un po’ spaesate ed emozionate tipiche dei volontari.
Le dichiarazioni della presidente regionale della Croce Rossa, Helda Nagero
“La presenza costante dei volontari rappresenta la struttura portante nell’organizzazione di queste giornate all’Ente Fiera – è il commento di Helda Nagero, presidente regionale della Croce Rossa, che coordina la parte medica del servizio, che si conclude nella sala dedicata all’osservazione dopo l’erogazione del vaccino, ovvero all’incirca un quarto d’ora dopo.
La sensibilità degli operatori
“I volontari – dichiara Nagero – sono gli ultimi ad andare via, sono coloro che lasciano le famiglie e spendono le proprie ferie per gli altri, sono una risorsa di cui la nostra società non può fare a meno. Qui somministriamo tante vaccinazioni al giorno e lo facciamo in piena sinergia, perché ciascuno rispetta il ruolo dell’altro. I volontari non sono autorizzati a dare informazioni di tipo sanitario, ma danno un aiuto prezioso ed indispensabile nell’accogliere le persone appena fanno ingresso. Chi viene a fare il vaccino ha bisogno di informazioni certe, e qui, grazie a questa piena sinergia, le trovano. E la delicatezza con la quale ci si approccia allo stato fisico, ma anche psicologico, di chi viene a vaccinarsi, si intravede anche quando si domanda, a chi chiede di poter andare via trascorsi i quindici minuti previsti dopo la somministrazione, “Si sente bene? Avverte qualche disturbo?”.