Thomas Südhof, premio Nobel per la Medicina, visita l’Università Magna Graecia di Catanzaro per discutere delle sfide e delle opportunità nella ricerca biomedica
L’Università Magna Graecia di Catanzaro si è trasformata in un crocevia per la medicina e la biomedicina, ospitando il rinomato ricercatore Thomas Südhof, già insignito del premio Nobel per la Medicina e docente all’Università di Stanford. Südhof, durante la sua recente visita nel contesto del Corso di dottorato in Scienze della Vita dell’Umg, ha espresso un entusiasmo palpabile riguardo alle potenzialità della collaborazione con l’ateneo catanzarese.
Il convegno, focalizzato sui “Progressi nella biotecnologia: innovazioni che guidano la scoperta di farmaci nei disturbi cerebrali“, ha costituito il punto di partenza per una proficua interazione con docenti, studenti, dottorandi e ricercatori. Südhof ha sottolineato l’importanza di esplorare nuovi sviluppi nella ricerca, soprattutto per affrontare le malattie oncologiche e neurodegenerative, tematiche che stanno diventando sempre più rilevanti su scala globale.
Rispetto alle sfide imposte dalle malattie neurodegenerative in aumento, Südhof ha descritto la situazione non solo come un allarme, ma anche come una sfida che richiede una risposta integrata sia dal punto di vista della ricerca che socio-economico. Inoltre, ha evidenziato l’importanza dell’intelligenza artificiale come strumento complementare, ma ha sottolineato che l’intervento umano rimane cruciale per il progresso scientifico.
Il professore ha elogiato le strutture scientifiche eccellenti dell’Umg e ha espresso fiducia nelle future collaborazioni, enfatizzando il potenziale di integrazione tra ricerca di base e applicata, con possibili sviluppi di trattamenti innovativi.
L’incontro è stato anche l’occasione per Südhof di incontrare il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il quale ha accolto con entusiasmo la visita del premio Nobel e ha elogiato la bellezza e le opportunità offerte dalla regione.
Il professor Vincenzo Mollace, coordinatore del Corso di dottorato, ha ribadito l’impegno dell’Umg nell’internazionalizzazione e nell’attrarre giovani talenti calabresi verso la ricerca avanzata, evidenziando la sfida ma anche i progressi in corso in tal senso.
L’Università di Catanzaro guarda al futuro con fiducia, consapevole che la collaborazione con figure di spicco come Südhof possa aprire nuove frontiere nella ricerca biomedica e nel trattamento delle malattie più urgenti della nostra era.