CATANZARO, 27 FEB 2019 – Dopo l’indagine condotta dalla trasmissione televisiva “Le Iene” sui presunti problemi degli ospedali gestiti dall’Asp di Reggio Calabria, il vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, on. Wanda Ferro, ha presentato una seconda interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro della Salute. La prima interrogazione era stata presentata lo scorso 5 febbraio, ma ancora non aveva ricevuto risposta dal Governo.
Nella nuova interrogazione, Wanda Ferro ha sottolineato che l’indagine condotta dalla trasmissione televisiva ha evidenziato gravi carenze infrastrutturali nell’ospedale di Locri, tra cui la staticità della struttura, lo stato generale di manutenzione, il funzionamento degli ascensori, degli impianti elettrici e dei sistemi antincendio e di sicurezza, nonché le condizioni igieniche e funzionali delle sale operatorie. L’inchiesta ha inoltre rivelato una grave carenza di personale medico e sanitario, con la guida dei reparti affidata a pochi dirigenti medici facenti funzioni da anni.
La situazione all’ospedale di Polistena è stata altrettanto critica. Non è stato possibile effettuare radiografie perché i relativi macchinari nel pronto soccorso non funzionano. Inoltre, l’indagine ha sollevato interrogativi sul costo dei lavori di ristrutturazione del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Polistena, che sarebbero più che triplicati in corso d’opera.
L’Asp di Reggio Calabria spende circa 800 milioni di euro all’anno per il funzionamento degli ospedali da almeno sei anni, senza che ci sia traccia di un bilancio, e il sistema di controllo sembra essere del tutto inesistente. Inoltre, la Regione Calabria non rimuove i manager che non presentano i bilanci. Secondo i testimoni intervistati, non vengono effettuate gare d’appalto per l’affidamento dei lavori o per la gestione dei servizi ospedalieri. Invece, i servizi ospedalieri continuano ad essere affidati alle stesse ditte in proroga, e i pagamenti vengono effettuati anche senza che vengano effettuati i relativi collaudi. I testimoni hanno riferito che dietro questo sistema di illegalità ci sarebbe l’interesse delle cosche di ‘ndrangheta.
La situazione drammatica degli ospedali di Reggio Calabria, come evidenziato dall’indagine condotta dalla trasmissione televisiva “Le Iene”, è stata quindi denunciata da Wanda Ferro attraverso l’interrogazione presentata al Presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro della Salute. È ora necessario che il Governo prenda provvedimenti per risolvere questi gravi problemi, in modo da garantire ai cittadini calabresi un sistema sanitario adeguato alle loro esigenze e sicuro.
Nello scorso mese di luglio – ricorda Wanda Ferro – l’ASP di Reggio Calabria è stata destinataria di un provvedimento di accesso antimafia disposto dal Prefetto di Reggio Calabria per accertare l’eventuale presenza di infiltrazioni o condizionamenti da parte della ‘ndrangheta. Wanda Ferro ha quindi ricordato l’episodio riportato dalla stampa lo scorso 2 febbraio, quando l’unico ascensore funzionante nell’ala nord dell’ospedale di Locri è andato in avaria per la terza volta in due settimane e in ragione dell’assenza di ascensori funzionanti i pazienti che necessitavano di trasferimento da un piano all’altro sono stati condotti a braccio lungo le rampe di scale da personale del 118; un episodio che è stato solo l’ennesimo di una lunga serie di casi di malasanità e di disservizi che hanno interessato il presidio ospedaliero locrese già oggetto, in passato, di procedimenti penali avviati dalla competente Procura della Repubblica e di un recente sopralluogo da parte dei NAS dei Carabinieri a seguito del decesso di un paziente.
Wanda Ferro ha nuovamente ricordato che il Presidente del Consiglio Conte, nel corso della sua visita a Locri il 23 novembre scorso, ha dichiarato che “L’altra emergenza è la sanità, l’ospedale di Locri, anche su questo dovremo fornire risposte”. Al momento – commenta Wanda Ferro – queste dichiarazioni sono rimaste senza seguito, mentre tutti i cittadini, soprattutto quelli bisognosi di cure, meritano rispetto e devono essere tutelati dallo Stato. Nell’interrogazione l’on. Wanda Ferro ha chiesto al presidente Conte e al ministro Grillo “quali iniziative urgenti intendano adottare per garantire ai cittadini della Locride il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività; quali risposte intendano dare rispetto alla situazione vergognosa in cui versano gli ospedali di Locri e Polistena e, in generale, tutta la sanità calabrese; come ritengano di intervenire rispetto all’assenza di bilanci e quindi alla possibilità di monitorare la gestione dell’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria; quale sia il destino dei 15 milioni di euro finalizzati alla ristrutturazione e all’adeguamento dell’ospedale di Locri, quale sia il destino dei finanziamenti predisposti per la Casa della salute di Siderno e se esistono locali di proprietà dell’Azienda Sanitaria non utilizzati nel mentre si spendono cifre considerevoli per immobili privati da adibire a servizi sanitari; se nel corso dell’accesso antimafia siano emerse infiltrazioni mafiose presso l’ASP di Reggio Calabria e se le stesse siano in qualche modo collegate con la pessima gestione degli ospedali di Locri e Polistena”.