Indagine di Nursing Up: bassi stipendi e carichi di lavoro insostenibili per gli infermieri italiani
ROMA, 10 NOV 2024 – Un segnale preoccupante emerge dall’ultima indagine condotta dal sindacato Nursing Up: oltre il 60% degli infermieri italiani, se solo potesse, abbandonerebbe la professione. La ricerca, realizzata su un campione di più di 3.000 infermieri e presentata durante il Congresso Nazionale Quadri Dirigenti in corso a Roma, mette in luce una profonda sfiducia e insoddisfazione verso una carriera segnata da retribuzioni inadeguate e carichi di responsabilità insostenibili.
Le difficoltà economiche degli infermieri e il peso della responsabilità
I dati raccolti rivelano una situazione critica: quasi il 98% degli infermieri intervistati ritiene di essere sottopagato, il 71% è costretto a ricorrere a prestiti per arrivare a fine mese, mentre il 75% sconsiglierebbe la professione a un amico o familiare. Il presidente del Nursing Up, Antonio De Palma, descrive il report come “un grido d’allarme che non può più essere ignorato”. Secondo De Palma, gli infermieri italiani, pur essendo una colonna portante del sistema sanitario, si trovano schiacciati da un crescente peso di responsabilità a fronte di compensi che non riflettono l’impegno e la delicatezza del loro ruolo.
Una crisi strutturale senza risposte
La denuncia di De Palma evidenzia una crisi strutturale della professione infermieristica in Italia, ulteriormente aggravata dalla mancanza di interventi politici efficaci. “Quando professionisti come Giulia Cellini e Daniele Notarrigo, qualificati e con esperienza, scelgono di emigrare per trovare migliori opportunità all’estero, è chiaro che il nostro sistema sanitario ha fallito”, ha affermato. Cellini e Notarrigo, come tanti altri, hanno espresso la volontà di tornare a lavorare in Italia, ma solo qualora si realizzasse un cambiamento concreto.
La manifestazione del 20 novembre e le battaglie del Nursing Up
Durante il congresso, è stata ricordata la storica vittoria del Nursing Up che, nel 2020, ha ottenuto il riconoscimento dell’indennità di specificità infermieristica dopo una manifestazione al Circo Massimo. Sebbene sia stato garantito un raddoppio dell’indennità, questa misura è stata distribuita a rate e le ostetriche sono state escluse dal beneficio, suscitando non poche polemiche. “Meritiamo i nostri compensi subito e senza frammentazioni! La nostra pazienza è finita”, ha dichiarato De Palma, ribadendo la richiesta di aumenti salariali immediati.
Il 20 novembre, il Nursing Up scenderà nuovamente in piazza, questa volta accanto ai medici, in un’appello corale alle istituzioni: “Siamo stati il primo sindacato a ottenere risultati, ma ora chiediamo di più: rispetto e valorizzazione immediata. Senza di noi, il sistema sanitario italiano è destinato al collasso”, ha concluso De Palma.
Dagli infermieri un appello al governo per la sopravvivenza del sistema sanitario
L’indagine del Nursing Up rivela una situazione allarmante che necessita di interventi urgenti da parte delle istituzioni. La salute e la stabilità del sistema sanitario dipendono dalla valorizzazione delle sue risorse umane e dall’ascolto delle istanze di chi, ogni giorno, si trova in prima linea per garantire cure e assistenza.