Il caso degli infermieri Azienda Dulbecco licenziati a Catanzaro: una storia di delusione e tradimento
CATANZARO, 24 FEB 2024 – Gli infermieri precari dell’ex ospedale Pugliese-Ciaccio, ora Azienda Ospedaliera Renato Dulbecco, lanciano un appello urgente contro il licenziamento inaspettato e senza preavviso di una parte del personale temporaneo.
Ad agosto 2023, hanno risposto a un appello per sostituire il personale assente nell’AOU Dulbecco di Catanzaro, con la promessa di un impiego di due anni. Dopo appena due mesi di servizio, l’amara sorpresa: l’azienda ha comunicato che non sostituirà più il personale assente, costringendo decine di infermieri a casa.
Una decisione unilaterale senza rispetto per gli infermieri
La notizia ha colto di sorpresa gli infermieri, che denunciano la mancanza di rispetto nel cambiare le regole del gioco unilateralmente. “Siamo stati licenziati senza nemmeno il preavviso,” afferma uno di loro. La decisione sembra basarsi su un presunto decreto, forse emanato dalla Regione Calabria a fine dicembre, che vieta le sostituzioni. Alcuni infermieri sottolineano che a Reggio Calabria, il 31 gennaio c.a., sono stati assunti infermieri per sostituzioni con requisiti simili a quelli dell’avviso di Catanzaro.
Un colpo a famiglie degli infermieri e carriere professionali
Gli infermieri licenziati, vincitori di concorso e impegnati nell’assistenza al pronto soccorso e in ospedale, esprimono sconcerto e delusione. “Siamo coloro che si prendono cura di loro e dei loro cari quando arrivano al pronto soccorso e in ospedale,” sottolineano. La decisione di licenziare il personale, alcuni dei quali hanno abbandonato contratti a tempo indeterminato nel settore privato, ha un impatto significativo su famiglie con figli piccoli e crea incertezza per il futuro professionale.
Violazione dei contratti e mancato rispetto delle regole
Il licenziamento, in molti casi avvenuto senza preavviso e in violazione delle clausole contrattuali, ha sollevato preoccupazioni. Alcuni sostengono che, nonostante il termine della maternità obbligatoria di alcune lavoratrici titolari, l’azienda avrebbe dovuto continuare le sostituzioni. Tuttavia, questa pratica è stata ignorata, con conseguenti licenziamenti che definiscono “totalmente irrispettosi delle più elementari regole di civiltà e di tutela della dignità dei lavoratori.”
L’effetto negativo sulla scelta professionale
Gli infermieri concludono sottolineando che episodi come questo contribuiscono a scoraggiare i giovani dall’abbracciare la professione infermieristica. “A quale pro? Per essere usati al bisogno e poi gettati nella spazzatura come un qualsiasi prodotto monouso?” sottolineano. Questo licenziamento improvviso e privo di giustificazione dimostra, secondo gli infermieri, una costante mancanza di rispetto, un comportamento che mette in discussione il futuro della professione infermieristica in Calabria e al di là.