La Calabria al centro della ricerca sulla dieta che allunga la vita

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La regione si prepara a ospitare il primo studio su larga scala in Italia dedicato alla ‘dieta della longevità’, un regime alimentare ispirato alle abitudini dei centenari che promette di rallentare l’invecchiamento e migliorare la qualità della vita

VARAPODIO (RC), 22 AGO 2024 – La Calabria si prepara a diventare il cuore pulsante di una rivoluzione nutrizionale con lo studio sugli effetti della “dieta della longevità”. Grazie a un importante finanziamento del Comune di Varapodio, in provincia di Reggio Calabria, la Fondazione Valter Longo lancerà per la prima volta in Italia un’indagine su larga scala, volta a esplorare i benefici di un regime alimentare che potrebbe migliorare la salute e allungare la vita.

Il progetto, guidato dal biologo e ricercatore Valter Longo, originario di Genova ma con una solida carriera accademica negli Stati Uniti, ha l’obiettivo di valutare come un’alimentazione ispirata alle abitudini dei centenari del Sud Italia possa influenzare positivamente l’età biologica e la salute generale. Longo, noto a livello internazionale per i suoi studi sulla longevità, è attualmente direttore dell’Istituto sulla Longevità presso la University of Southern California (USC) di Los Angeles. Da anni, il suo lavoro si concentra sui meccanismi dell’invecchiamento e su come la dieta possa rallentarli.

Lo studio, che durerà sei mesi, coinvolgerà i cittadini di Varapodio in tre possibili percorsi alimentari:

  1. Dieta della Longevità: Un regime basato sui principi della dieta mediterranea e arricchito da cicli di dieta mima-digiuno ogni tre mesi.
  2. Dieta Mima-Digiuno: Un protocollo di cinque giorni che riduce l’apporto calorico con l’obiettivo di stimolare la rigenerazione cellulare.
  3. Consigli alimentari generali: Basati sulle linee guida italiane o internazionali, con la possibilità di passare alla Dieta della Longevità dopo i primi sei mesi.

Questo approccio si propone di ridurre la massa grassa e migliorare la composizione corporea, offrendo così un potenziale allungamento dell’aspettativa di vita.

Ispirata alle abitudini alimentari dei centenari calabresi e di altre zone del mondo note per l’elevata aspettativa di vita, la Dieta della Longevità si fonda su alimenti di origine vegetale, come cereali, legumi e frutta a guscio, con un consumo moderato di pesce. Questo regime si avvale di tecniche scientifiche avanzate, come il digiuno notturno e i cicli periodici di dieta mima-digiuno, per favorire la longevità e prevenire malattie.

La scelta di Varapodio come sede di questo studio non è casuale. La Calabria è una regione nota per l’alto tasso di longevità della sua popolazione, caratteristica che sembra derivare da una combinazione di fattori genetici e ambientali. La regione, definita un “isolato genetico,” ha permesso di identificare mutazioni specifiche legate a malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, che rendono il territorio un contesto ideale per questo tipo di ricerche.

La partecipazione a questo studio rappresenta per i cittadini di Varapodio una rara opportunità di contribuire a una ricerca che potrebbe cambiare la comprensione della nutrizione e della longevità a livello globale. I risultati attesi potrebbero non solo migliorare la qualità della vita dei partecipanti, ma anche fornire un modello replicabile in altre regioni d’Italia e del mondo. Con il sostegno della Fondazione Valter Longo e l’impegno della comunità, Varapodio potrebbe diventare un esempio di eccellenza nella promozione della salute e del benessere attraverso la dieta.

Lo studio condotto a Varapodio offre speranza per una vita più lunga e sana, contribuendo al contempo alla valorizzazione delle tradizioni alimentari locali. Se i risultati saranno positivi, la “Dieta della Longevità” potrebbe segnare un punto di svolta nella lotta contro le malattie legate all’età, posizionando la Calabria al centro di una rivoluzione globale nella scienza della nutrizione.

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