Due giorni di discussione a tutto campo – il 29 e 30 settembre prossimi al T-Hotel di Lamezia Terme – sulla malattia venosa cronica, patologia che colpisce un italiano su due, in maggioranza donne di età media sorprendentemente bassa (appena vent’anni) e costa al Servizio Sanitario Nazionale qualcosa come novecento milioni di euro all’anno.
<< Ci aspettiamo molto da questo confronto – ha detto l’angiologo Elia Diaco, direttore scientifico del convegno – perché nonostante gli sforzi di ricercatori e specialisti sopravvive ancora, soprattutto nell’opinione pubblica, una sottovalutazione della patologia, che per quanto diffusa non è affatto segnata nel destino delle persone. Anzi le persone devono sapere che non solo può essere prevenuta e curata ma che in assenza della giusta cultura si rischia di contrarre una malattia fortemente invalidante, con costi sociali ed economici davvero pesanti >>.
È anche per via di questo obiettivo “pedagogico” che tra gli ospiti del convegno è prevista la presenza di Chiara Bordi, la ragazza disabile di Tarquinia che partecipando a Miss Italia 2018 ha inteso lanciare un messaggio coraggioso e inequivocabile di amore e rispetto per la propria vita e per il proprio corpo.
Sintomi, cause, diagnosi e trattamenti innovativi della malattia venosa cronica saranno oggetto delle sessioni teorico pratiche del convegno, che alla luce del parterre di relatori si annuncia di respiro nazionale oltre che di ampio spettro, considerato che vi fanno parte medici chirurghi appartenenti a diverse discipline: angiologia, cardiologia, chirurgia generale, chirurgia vascolare, continuità assistenziale, medicina interna.
Sono due le peculiarità dell’evento: la partecipazione anche dei medici di medicina generale, indispensabili “alleati” degli specialisti nella prevenzione e nella cura della malattia venosa cronica e poi, novità particolarmente significativa, il coinvolgimento dei pazienti. Questi ultimi infatti saranno protagonisti, insieme con i sanitari di ben due tavole rotonde in altrettante sessioni di lavoro. Pazienti noti e meno noti, tra i quali le attrici Ariadna Romero e Nathalie Caldonazzo e poi ancora Alice Sabatini, Miss Italia 2015, che da qualche anno affianca Elia Diaco nella campagna di sensibilizzazione rivolta alle donne sulla prevenzione della malattia venosa cronica e sui temi della bellezza come segnale di salute, prima ancora che elemento estetico. (mb)