Siamo bombardati dagli eccessi alimentari, pensiamo in continuazione a cosa mettere sotto i denti e a quando mangiare, ma nonostante questa tendenza si ritorna sempre più spesso a parlare di digiuno, una pratica antica ma ancora davvero tanto attuale.
Ci incontriamo spesso con la fidanzata, gli amici e i parenti a mangiare o bere qualcosa, abbiamo l’abitudine di vederci ai pasti.
Continuare a seguire questa strada dove ci sta conducendo? Ha senso iniziare a pensare al digiuno?
La pratica del digiuno
Il digiuno è una pratica antica, ma ancora di grande attualità. Questa pratica può prevedere e articolarsi in modi differenti, andiamo a conoscerne qualcuno più da vicino.
Il digiuno 12/12
È il più semplice da seguire, indicato un po’ per tutti. In 12 ore bisogna concentrare l’ alimentazione, nelle altre 12 astenersi. Naturalmente nelle ore in cui non si può mangiare è possibile bere dell’acqua o un tè senza zucchero. E’ un punto di partenza per cominciare, una volta bravi si può accedere allo step successivo.
Il digiuno 16/8
È una pratica non consigliata a tutti, infatti bisogna escludere alcune categorie di persone, esempio anziani, donne incinta, ecc. Per ben 16 ore bisogna astenersi dai pasti, mentre è necessario concentrare l’ alimentazione nella restanti 8 ore. Questa formula prevede dopo la cena, di astenersi dal cibo fino al pranzo del giorno successivo. In sostanza se la mia cena finirà alle 20:00, potrò riprendere ad alimentarmi alle 12:00 del giorno dopo.
Perché digiunare?
Qual è il senso del digiuno? Perchè ha ripercussioni sulla nostra salute? E’ proprio vero il digiuno ha un effetto benefico sul nostro corpo infatti aiuta a perdere il peso in eccesso, ma non solo. Migliora la sensibilità insulinica, infatti permette di tollerare meglio gli zuccheri. E’ capace di accelerare il metabolismo, per bruciare più calorie in modo più efficiente. Ma non solo, vi sono presenti altri miglioramenti del sistema immunitario, cambia in meglio la funzione celebrale, ecc.