La sindrome metabolica

medico di famiglia
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La sindrome metabolica è rappresentata da un insieme di sintomi intimamente connessi tra loro dai quali scaturisce un aumento del rischio di sviluppare un evento cardiaco.

Come diagnosticare la sindrome metabolica? Diciamo che è abbastanza semplice, basta possedere almeno tre fattori di rischio, tra quelli che verranno di seguito evidenziati.
L’ipertensione arteriosa è un fattore determinante per diagnosticare la sindrome metabolica, ricordiamo che si ha l’ ipertensione quando la pressione supera costantemente 90 mmHg (minima) e 140 mmHg (massima). Naturalmente per diagnosticare la pressione alta bisogna rivolgetevi al medico di famiglia o ad un cardiologo, no al fai da te.
Tra altri fattori ricordiamo anche l’ iperglicemia, un aumento della glicemia a digiuno. Ma non solo, la circonferenza addominale aumentata porta altresì problematiche se supera 102 cm negli uomini e 88 cm nelle donne.

Parliamo anche di colesterolo, ma in questo caso di colesterolo buono, detto tecnicamente hdl, il suo dosaggio se inferiore a 40 rappresenta un ulteriore fattore di rischio cardiovascolare, da sommare agli altri nel valutare la sindrome metabolica.
Non ci scordiamo l’ipertrigliceridemia, un aumento dei trigliceridi nel sangue.
Se si hanno tre di questi fattori, aumenta sensibilmente il rischio cardiovascolare e si va incontro alla cosiddetta sindrome metabolica.
La dieta gioca un ruolo importante, infatti l’aumento del grasso viscerale causa insulino resistenza cioè uno squilibrio nel regolare i livelli di glicemia nel sangue.

Perché aumenta il grasso viscerale?

A volte per una causa endocrina oppure metabolica, quindi per una patologia, o il grasso in generale aumenta anche perché consumiamo meno rispetto a quello che introduciamo. Quindi mangiare tanto o più del necessario non ci fa bene, e la mancanza di attività fisica gioca altresì un ruolo rilevante.

Si può prevenire la sindrome metabolica?

Certo, è possibile, ma come? Seguendo una dieta corretta, accompagnata da una regolare attività fisica. Quindi sì ad un regime alimentare corretto e bilanciato accompagnato da tanto sport.