Riceviamo e pubblichiamo:
Spett.le Redazione,
in qualità di direttore della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro mi rivolgo nuovamente alla Vostra attenzione per segnalare che quanto paventavo nella mia precedente e-mail si è avverato: per il secondo anno consecutivo è stato negato da parte del MIUR l’accreditamento della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Si tratta di un vero e proprio esproprio che lede il diritto alla salute dei cittadini calabresi.
Il mancato accreditamento è stato determinato non certo per carenze interne alla Scuola (entrambi i docenti di riferimento superano abbondantemente la soglia prevista) ma per la scarsa attenzione da parte dell’Ateneo e dell’Azienda Mater Domini ad un problema che sin dall’inizio si prospettava in tutta la sua gravità. Dopo il mancato accreditamento dello scorso anno (che potremmo addebitare alla superficialità), si sarebbero potute (e dovute!) attivare delle misure tanto energiche quanto tempestive per evitare una nuova bocciatura. A tal fine ho avuto alcuni colloqui (infruttuosi) con i vertici accademici ed aziendali nel corso dei quali ho prospettato varie proposte che ho successivamente formalizzato senza aver mai ricevuto risposta. Allo stato dobbiamo amaramente concludere che l’Ateneo (per superficialità o forse per dolo) è stato menomato di una sua componente rilevante. Questa menomazione nel breve periodo penalizzerà pesantemente la già precaria assistenza ortopedica regionale.
Riporto di seguito i dettagli, così come esposti nelle lettere da me recentemente inviate tramite pec ai Ministri dell’Istruzione e della Salute ed al Presidente della Regione Calabria nel tentativo di prevenire quanto purtroppo è avvenuto.
– A causa di alcune criticità legate all’attività assistenziale svolta all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini, sede della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, lo scorso anno detta Scuola non era stata accreditata, neanche provvisoriamente.
– Quest’anno è stata ripresentata la domanda di accreditamento documentando un sensibile incremento dell’attività chirurgica ed allegando un dettagliato piano di adeguamento teso a superare in un biennio le restanti criticità. Ciò nonostante il MIUR ha ritenuto di non accreditare la scuola neanche per il prossimo anno accademico.
– La Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro è l’unica della Calabria; l’intera Regione, pertanto, è stata privata di una fonte autonoma di ricambio di specialisti ortopedici.
– Tale ricambio è già allo stato estremamente difficoltoso. Infatti, gli organici delle Unità Operative di Ortopedia e Traumatologia dei presìdi pubblici della Calabria sono in gran parte gravemente carenti; due Unità Operative (Melito Porto Salvo e Gioia Tauro), ancorché regolarmente attivate, sono addirittura chiuse per mancanza di specialisti ortopedici. Inoltre, l’età media degli ortopedici in servizio è particolarmente elevata. Si riporta nella tabella allegata il rapporto tra specialisti attualmente in servizio e specialisti previsti dalle piante organiche delle strutture pubbliche.
– Da tempo in Calabria i concorsi per specialisti in Ortopedia e Traumatologia vanno semideserti. L’ultimo episodio è di un mese fa: ad un concorso a tempo indeterminato per tre posti di ortopedico, indetto dall’ ASP di Cosenza, PO di Paola, ha partecipato un solo candidato.
– Notevoli carenze di specialisti ortopedici si ravvisano anche nei settori della Specialistica Ambulatoriale e della ospedalità privata convenzionata che peraltro ha un ruolo comprimario nel contesto della Sanità regionale.
– A causa della mancata attivazione dell’unica Scuola di Specializzazione della Regione, considerando l’età media dei Colleghi attualmente in servizio sia nelle strutture pubbliche sia in quelle private convenzionate, nel breve periodo il numero di specialisti ortopedici sul territorio regionale sarà inferiore a quello attuale.
– La Calabria soffre storicamente di un elevatissimo tasso di “emigrazione sanitaria” che proprio nella branca ortopedica raggiunge i suoi massimi. Anziché contrastare questo avvilente fenomeno potenziando le strutture assistenziali regionali, si persegue l’ulteriore riduzione dell’offerta assistenziale col risultato di incentivare i “viaggi della speranza” che pesano sia sui pazienti e sulle loro famiglie sia sulle casse della Regione.
Mi permetto, quindi, di chiedere una particolare attenzione a questa problematica che impatta pesantemente sul diritto alla salute dei cittadini calabresi e che rischia di sfociare in una emergenza sanitaria. Ovviamente esistono numerosi altri aspetti che andrebbero approfonditi per una completa comprensione dei fatti (ad esempio: perché le altre Scuole di specializzazione di Catanzaro che presentavano e presentano le stesse criticità della Scuola di Ortopedia e Traumatologia sono state accreditate in prima battuta ovvero sono state “recuperate” pochi giorni dopo la bocciatura?). Resto pertanto a disposizione per ulteriori chiarimenti e porgo distinti saluti.
prof. Giorgio Gasparini
Professore ordinario di Malattie dell’Apparato Locomotore;
Direttore della Cattedra e della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro;
Direttore dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia del Policlinico Universitario “Mater Domini” di Catanzaro.