Il nuovo commissario ad acta alla Sanità in Calabria sarà Narciso Mostarda. È questa l’ultima ipotesi, salvo diversi nuovi colpi di scena.
Dopo gli innumerevoli passi falsi, da Cotticelli, a Zuccatelli per finire con la vicenda del prof. Gaudio, il premier, Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza sono sempre più orientati a chiudere l’accordo con il medico laziale che dirige la Asl Roma 6.Il premier, Giuseppe Conte, nella giornata di ieri aveva anticipato che questa sera il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi avrebbe prodotto la nuova nomina del commissario ad acta alla Sanità in Calabria.
Ancor prima, nella stessa giornata, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, nella Conferenza Stato-Regioni realizzata in Calabria, aveva preannunciato che presto si sarebbe nominato il nuovo commissario alla Sanità calabrese.
Narciso Mostarda apprezzato da PD e da centrodestra calabrese
Narciso Mostarda è molto apprezzato dal Partito Democratico e dal suo segretario, Nicola Zingaretti. Inoltre il medico laziale è molto apprezzato anche dal centrodestra calabrese, cosa da non sottovalutare, in vista di una necessaria collaborazione tra Governo centrale e Regione Calabria.
Secondo alcuni fonti sarebbe stato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a proporre la nomina di Mostarda e Speranza poi ha dato il via libera.
I due ministri, competenti nella nomina del nuovo commissario ad acta della Sanità in Calabria, hanno avuto un lungo confronto e alla fine hanno dato comunicazione al premier Conte. Anche se dal Governo sembra ancora non acquisita e definitiva la scelta.
Si aspetta la conferma ufficiale da parte del Governo. Con la speranza che si possa chiudere definitivamente la questione della nomina del commissario ad acta alla Sanità in Calabria. E con la voglia di aprire una nuova fase.
Una fase si spera in grado di dare affidabilità, competenza, trasparenza ed efficienza ad un comparto, come quello sanitario calabrese, che per troppi anni è rimasto improduttivo. Un comparto per anni “bloccato da forze oscure”, fitto di secondi interessi. Un reparto come quello della Sanità indebolito, a discapito della garanzia della tutela del diritto della Salute dei cittadini calabresi. Cittadini che adesso sono stanchi e che hanno voglia di un riscatto e di rispetto.
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