Dalla Calabria a Firenze, attraverso un percorso di speranza e cura: la toccante narrazione di una neonata salvata dall’ospedale Meyer grazie a una diagnosi prenatale all’avanguardia
Un piccolo miracolo è avvenuto all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove una neonata originaria della Calabria è stata salvata grazie a una straordinaria diagnosi prenatale e a un intervento chirurgico tempestivo eseguito poche ore dopo la nascita.
La vicenda ha avuto inizio ad agosto, quando la futura mamma, su consiglio del suo ginecologo, si è recata al Meyer alla 31/a settimana di gravidanza. Durante un’ecografia eseguita dal dottor Roberto Biagiotti, responsabile della Diagnosi prenatale del Meyer, è emersa una grave anomalia: una severa dilatazione delle anse intestinali del feto, segno di un’acuta patologia intestinale.
In aggiunta, una valutazione del benessere fetale attraverso l’ecografia Doppler ha rivelato una condizione di grave anemia fetale. Di fronte a questa critica situazione, il dottor Biagiotti ha immediatamente consultato il professor Antonino Morabito, responsabile della Chirurgia Pediatrica del Meyer.
La conferma della diagnosi ha portato a un cesareo d’urgenza a Careggi, seguito da un rapido trasferimento della neonata presso la Terapia Intensiva Neonatale del Meyer per l’intervento chirurgico. Qui, la neonata ha subito una resezione massiva dell’intestino tenue, con il 75% dell’organo compromesso, e una tubostomia, una tecnica innovativa messa a punto dal professor Morabito. Questa procedura ha creato una derivazione intestinale esterna, consentendo poi l’applicazione di nutrizione parenterale.
La bambina è stata affidata alla Terapia Intensiva Neonatale del Meyer, guidata dal dottor Marco Moroni, fino al secondo intervento chirurgico. Dopo tre mesi, è stata sottoposta a un delicato intervento di ricostruzione intestinale autologa eseguito dal professor Morabito e dal suo team, esperti nel settore della chirurgia di ricostruzione autologa per pazienti con sindrome dell’intestino corto. Grazie a questo intervento, è stato creato un nuovo intestino funzionalmente e fisiologicamente adatto a garantire una vita normale alla bambina.
Dopo una lunga degenza in Terapia Intensiva Neonatale e in Chirurgia Pediatrica, la piccola è finalmente tornata a casa pochi giorni fa. Attualmente sta bene e, gradualmente, potrà iniziare ad alimentarsi in modo naturale, senza necessità di nutrizione parenterale.
I genitori, profondamente grati, hanno condiviso la loro esperienza: “Per molti mesi, il Meyer è stato la nostra casa a 360 gradi. Hanno prima salvato la nostra bambina, che senza quella diagnosi prenatale non ce l’avrebbe fatta. Poi, oltre all’assistenza sanitaria fornita a lei, ci hanno aiutato a trovare una sistemazione nelle strutture di accoglienza, fornendoci supporto psicologico e spirituale. Hanno anche facilitato i teleconsulti con i medici in Calabria per preparare il ritorno a casa, spiegandoci tutto passo dopo passo, con grande umanità e professionalità. Per questo motivo, non possiamo che ringraziarli uno ad uno.”