Catanzaro introduce una rivoluzionaria terapia sottocutanea per il Parkinson: migliora la qualità della vita e riduce le migrazioni sanitarie dei pazienti calabresi
CATANZARO, 17 MAG 2024 – Per la prima volta in Calabria, è stata introdotta una rivoluzionaria terapia infusionale sottocutanea per il trattamento del Parkinson presso l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Dulbecco” di Catanzaro. Il trattamento è stato eseguito dall’equipe medica guidata dal professor Maurizio Morelli, sotto la direzione del professor Antonio Gambardella, con il supporto del personale infermieristico coordinato dal dottor Giuseppe Passafaro.
La nuova terapia utilizza la foslevodopa/foscarbidopa somministrata sottocute, offrendo un’alternativa innovativa alle tradizionali compresse orali che, nel tempo, perdono efficacia. Questo approccio garantisce un controllo più stabile dei sintomi, migliorando notevolmente la qualità della vita dei pazienti.
Il Parkinson è una malattia degenerativa caratterizzata dal rallentamento progressivo dei movimenti volontari. Fino ad oggi, il trattamento principale consisteva in compresse orali per ripristinare i livelli di dopamina nel cervello. Con il tempo, l’efficacia di queste compresse diminuisce, compromettendo la capacità dei pazienti di svolgere attività quotidiane.
Per superare queste limitazioni, è stata introdotta una somministrazione continua del farmaco direttamente nell’intestino tramite una pompa di infusione, ma questa richiede un intervento endoscopico/chirurgico per il posizionamento del dispositivo. L’UOC di Neurologia di Catanzaro ha trattato oltre 50 pazienti con questa tecnica, registrando risultati eccellenti.
La novità risiede nell’introduzione di una pompa di infusione sottocutanea, che può essere indossata comodamente alla cintura e non richiede interventi chirurgici. Questo dispositivo, utilizzato per la prima volta in Calabria, ha mostrato benefici clinici immediati nel paziente trattato, con una risoluzione dei disturbi motori per tutta la giornata.
La disponibilità di questi trattamenti innovativi presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Dulbecco” di Catanzaro rappresenta un passo significativo nella riduzione delle migrazioni sanitarie. I pazienti calabresi, infatti, potranno ora accedere a cure all’avanguardia senza doversi spostare in altre regioni, migliorando così l’accesso alle terapie avanzate e la qualità della vita.
Con l’implementazione di questa nuova terapia, il Centro di Disordini del Movimento della Neurologia Universitaria si conferma tra i principali centri di riferimento in Italia per il trattamento del Parkinson, consolidando ulteriormente il ruolo della Calabria nel panorama sanitario nazionale.