Pacemaker senza fili: un nuovo orizzonte per la cardiologia calabrese

intervento chirurgico
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Innovazione e eccellenza cardiologica: l’ospedale Annunziata di Cosenza esegue con successo l’impianto di pacemaker senza fili su una paziente di 84 anni

La Cardiologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza ha raggiunto un ulteriore importante traguardo, dimostrando la crescente qualità delle prestazioni sanitarie nella regione Calabria. Ieri, un’équipe medica guidata dal professor Antonio Curcio, Direttore della UOC Cardiologia, ha effettuato con successo un innovativo intervento di elettrofisiologia cardiaca, impiantando due pacemaker senza fili su una paziente di 84 anni, colpita da blocco cardiaco e sincope.

L’intervento, avvenuto nella sala di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione, ha visto la collaborazione dei dottori Gianluca Quirino, Letizia Romano e Pierangelo Calvelli. L’utilizzo dei pacemaker “leadless” rappresenta una significativa evoluzione nel trattamento delle aritmie, posizionando l’Annunziata tra i centri d’eccellenza in Italia per le tecnologie cardiologiche.

La paziente, proveniente da un piccolo comune della provincia, era arrivata al pronto soccorso dopo aver subito una perdita di sensi. Dopo una diagnosi rapida che ha rivelato un blocco trifascicolare, è stata trasferita nell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica per ricevere cure adeguate, culminando nell’intervento di impianto dei pacemaker.

Questa nuova tecnologia prevede l’inserimento di due unità miniature direttamente nelle camere atriale e ventricolare del cuore, senza cavi di collegamento e con sensori di dimensioni ridotte. Grazie alla fluorografia, i dispositivi vengono indirizzati attraverso i vasi sanguigni fino al cuore, e un computer esterno mantiene la comunicazione tra i due pacemaker, assicurando una sincronia ottimale. L’impianto avviene tramite una procedura transcatetere, riducendo significativamente il rischio di infezioni e consentendo un recupero più rapido grazie all’assenza di incisioni chirurgiche visibili.

Il professor Curcio ha sottolineato i vantaggi di questa tecnologia: “Grazie ai moderni dispositivi, possiamo inserire i generatori direttamente nel cuore attraverso la vena femorale, senza lasciare segni esterni visibili. L’accesso venoso centrale viene chiuso semplicemente con una compressione manuale dell’inguine.”

Questo successo rappresenta non solo un avanzamento tecnologico, ma anche un significativo miglioramento della qualità della vita per i pazienti calabresi. L’ospedale Annunziata, infatti, sta ampliando la propria offerta sanitaria attraverso l’impiego di tecnologie d’avanguardia.

Inoltre, il professor Curcio ha annunciato che gli assistenti medici in formazione specialistica presso la nuova Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università della Calabria, insieme agli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, parteciperanno attivamente a programmi di screening e controlli periodici dei pazienti, favorendo collaborazioni scientifiche e studi clinici.

Questo traguardo sottolinea l’impegno dell’Ospedale di Cosenza nel fornire prestazioni sanitarie di alta qualità, consolidando ulteriormente la sua reputazione nel panorama nazionale della cardiologia.

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