L’Unione Sindacale di Base (USB) solleva gravi critiche nei confronti del recente bando emanato dall’ASP di Cosenza sotto la direttiva di “Azienda Zero” per il reclutamento di medici e infermieri destinati al servizio di elisoccorso regionale HEMS.
COSENZA, 27 GEN 2024 – L’avviso n. 84 del 28/12/2023 ha scatenato una serie di preoccupazioni all’interno dell’USB, che denuncia con veemenza discriminazioni incostituzionali perpetrate dall’ASP di Cosenza. La disparità tra il riconoscimento delle prestazioni svolte con partita IVA, accordato ai medici, e il suo rifiuto agli infermieri con contratti atipici, come i CoCoCo o le partite IVA, è stata fortemente contestata. L’ASP sembra consentire ai medici con contratti “flessibili” di partecipare al bando, mentre nega questa opportunità agli infermieri che hanno prestato servizio con tipologie di contratto analoghe. Un comportamento che oltre ad essere incostituzionale, accentua le disuguaglianze tra le figure professionali coinvolte.
L’USB ha evidenziato la contraddizione nel requisito di esperienza richiesto, con 48 mesi di servizio nell'”Emergenza Urgenza”, una restrizione significativamente più elevata rispetto ad altre regioni. Questa discrepanza non solo penalizza i professionisti con esperienze diverse ma evidenzia anche una chiara disparità rispetto agli standard nazionali.
Un ulteriore elemento di contesa è rappresentato dalla richiesta di corsi obbligatori ALS, EPALS e PHTC a carico dei candidati. Questo impegno finanziario limita l’accesso al bando per molti professionisti, contravvenendo alle disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che prevede che tali formazioni siano a carico dell’azienda e non dei lavoratori.
Analizzando i criteri di valutazione dei titoli presenti nei bandi di altre regioni italiane, l’USB ha notato un’enorme differenza nel bando calabrese. Mentre altrove vengono dettagliati criteri come Master, Laurea Magistrale, pubblicazioni, docenze e corsi di perfezionamento, nel bando calabrese non si menzionano affatto, limitandosi a criteri come minore età, servizio già svolto presso servizi di elisoccorso pubblici e anzianità nel servizio di appartenenza.
Per risolvere questa situazione, l’USB ha presentato una formale diffida sindacale all’ASP di Cosenza e al Dipartimento Tutela della salute della regione Calabria, chiedendo il ritiro immediato di un bando ritenuto illegittimo. In caso di mancato rispetto della richiesta, l’USB preannuncia azioni legali, sospensione e ritiro del bando attraverso il ricorso in tribunale.
Il sindacato si impegna a insistere per correggere le distorsioni nel bando e garantire un processo di selezione equo e trasparente. La preoccupazione rimane alta, poiché si teme che il bando possa essere stato progettato per favorire pochi, se non pochissimi, a discapito della maggioranza dei professionisti qualificati. L’USB assicura che continuerà a vigilare per evitare che ciò accada, mantenendo il suo impegno nella tutela dei lavoratori e nella difesa della trasparenza nel reclutamento.