Primo caso di febbre West Nile a Cosenza

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L’85enne contagiato ha mostrato i primi sintomi al ritorno da una gita a Caserta, è stato avviato un piano di sorveglianza a livello provinciale e regionale per monitorare la situazione e per evitare ulteriori contagi del virus West Nile

La provincia di Cosenza ha registrato il suo primo caso di febbre West Nile. L’anziano contagiato è un uomo di 85 anni, che ha sviluppato i primi sintomi dopo essere tornato da una gita a Caserta, in Campania.

Il direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Martino Rizzo, ha confermato l’individuazione del caso e ha sottolineato l’importanza delle misure preventive in corso. “Il paziente è stato diagnosticato grazie all’accurato lavoro del dottor Mastroianni, direttore dell’UOC di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. Il dottor Mastroianni ha saputo riconoscere tempestivamente l’etiologia della malattia basandosi sui sintomi clinici e ha avviato tutte le procedure necessarie,” ha dichiarato Rizzo.

L’efficacia del sistema di allerta e della collaborazione tra l’Azienda Ospedaliera, l’Azienda Sanitaria Provinciale, la Regione Calabria e il Ministero della Salute ha permesso di avviare rapidamente le azioni necessarie per contenere la diffusione del virus.

In risposta al caso, è stato avviato un monitoraggio su scala provinciale e la Regione Calabria ha adottato un piano di sorveglianza per prevenire ulteriori contagi. Nonostante l’anziano non fosse stato all’estero, la situazione ha messo in luce l’importanza di mantenere alta l’attenzione e la vigilanza sulla febbre West Nile, una malattia virale trasmessa da zanzare infette e uccelli selvatici.

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