Dopo un anno e mezzo di sospensione, il servizio PET-TC al presidio “Pugliese-Ciaccio” torna operativo l’urgente appello per un piano da parte delle autorità sanitarie per ridurre le liste d’attesa
Dopo oltre un anno e mezzo di sospensione dovuta all’entrata in vigore di una norma nazionale nell’agosto del 2022, è stato finalmente riattivato il servizio PET-TC presso il presidio “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. L’annuncio della riattivazione è stato fatto nei giorni scorsi dai vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Dulbecco”. La consigliera regionale del Partito Democratico, Amalia Bruni, vice presidente della Commissione Sanità, esprime un parere positivo ma sottolinea la necessità urgente di un piano straordinario per ridurre le liste d’attesa e recuperare i ritardi accumulati.
“Più di un anno e mezzo è passato per riattivare il servizio PET-TC nel presidio “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, sospeso dall’agosto del 2022 a causa di una norma nazionale“, afferma la consigliera Bruni. “Questo periodo è stato troppo lungo per coloro che attendono una diagnosi precoce per poter intervenire tempestivamente nella gestione della malattia. La riattivazione è positiva, ma dobbiamo agire rapidamente per recuperare i ritardi che si sono accumulati a scapito dei pazienti e delle loro famiglie, attraverso un piano straordinario che riduca le liste d’attesa.”
La PET-TC su mezzo mobile, che ha fornito servizi per oltre un decennio negli spazi attrezzati del presidio ospedaliero “Ciaccio-De Lellis”, era stata sospesa a causa dei vincoli imposti dal D. Lgs 101/2020. La consigliera Bruni spiega che le modifiche normative hanno attraversato passaggi burocratici troppo lenti tra l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e le commissioni autorizzative. Nei mesi scorsi, la consigliera ha sollecitato e presieduto incontri con i commissari dell’Asp e della “Dulbecco”, raccogliendo preoccupazioni da parte di pazienti e operatori sulla situazione di stallo.
Amalia Bruni esprime il suo ringraziamento al Commissario Straordinario dell’A.O.U. “Dulbecco”, Simona Carbone, per la sua forte determinazione nel risolvere le problematiche burocratiche. “In troppi frangenti, le questioni di carattere burocratico continuano a mettere a repentaglio il diritto dei cittadini calabresi di ricevere cure a casa propria”, afferma la consigliera, sottolineando l’importanza di superare ostacoli amministrativi per garantire un accesso tempestivo e efficace ai servizi sanitari.
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