Lunedì 29 Gennaio, pressi la sala dei concerti di Palazzo De Nobili, un evento di sensibilizzazione e impegno contro gli atti di violenza nel settore sanitario calabrese
Il 29 gennaio, presso la Sala dei Concerti di Palazzo De Nobili, l’Amministrazione Comunale di Catanzaro organizza un evento cruciale per affrontare il crescente problema della violenza sugli operatori sanitari in Italia e in particolare in Calabria. Intitolato “Rispetta chi ti cura! Stop alla violenza,” l’evento è un’iniziativa significativa per sensibilizzare la comunità su un fenomeno inaccettabile che ha guadagnato terreno negli ultimi mesi.
La vice sindaco Giusy Iemma, responsabile dei rapporti con la sanità, è la promotrice di questa iniziativa. Dotata di una prospettiva unica, essendo anche medico, Iemma ha lanciato un grido d’allarme nelle scorse settimane: “La violenza sugli operatori sanitari è intollerabile e deve essere fermata. Questi professionisti dedicano la loro vita a prendersi cura degli altri e meritano il massimo rispetto. Con questa iniziativa, intendiamo non solo denunciare gli atti di violenza, ma anche promuovere una cultura di rispetto e sicurezza nelle strutture sanitarie.”
L’iniziativa mette in luce una realtà preoccupante che affligge gli operatori sanitari, con atti di violenza verbale, fisica e psicologica purtroppo comuni e con conseguenze devastanti sul benessere dei professionisti e sulla qualità dell’assistenza sanitaria.
“Rispetta Chi Ti Cura!” invita cittadini, istituzioni e operatori sanitari a unirsi contro la violenza. L’evento includerà interventi di figure chiave nel settore sanitario, testimonianze di operatori sanitari, sindacalisti, autorità politiche e accademiche.
La vice sindaco Iemma sottolinea: “La salute è un diritto fondamentale e la sicurezza di chi la garantisce è una priorità. Insieme possiamo fare la differenza e assicurare che il nostro personale sanitario possa lavorare in un ambiente sicuro e rispettoso.”
L’assessore alle Pari Opportunità, Donatella Monteverdi, appoggia l’iniziativa affermando che “la violenza nei confronti dei sanitari coinvolge moltissime donne. I numeri ci raccontano un quadro preoccupante: il 70% delle aggressioni è subito da donne che svolgono il proprio lavoro nelle strutture sanitarie calabresi.”
Concludendo, l’evento mira non solo a denunciare, ma a ispirare un cambiamento culturale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per gli operatori sanitari che si dedicano a prendersi cura della salute della comunità.
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