L’Università della Calabria ha dato il benvenuto a 120 medici cubani all’aeroporto di Lamezia Terme, che si uniranno al gruppo di 51 medici già operanti in quattro ospedali della provincia di Reggio Calabria dal gennaio 2023. L’iniziativa, promossa dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, commissario ad acta per la sanità, sta dimostrando di essere un successo, con l’arrivo di medici altamente specializzati in ambiti critici, quali emergenza urgenza, ortopedia e cardiologia, che spesso risultano difficili da reperire sul territorio nazionale.
La decisione di coinvolgere i medici cubani ha suscitato inizialmente alcune critiche, ma l’operato dei primi 51 sanitari giunti a dicembre 2022 ha dimostrato il valore aggiunto che hanno apportato al sistema sanitario calabrese. Con il loro contributo, gli ospedali sono riusciti a mantenere un elevato standard di servizio e a garantire risposte tempestive e adeguate ai pazienti.
Il governatore Occhiuto ha sottolineato il significativo impatto positivo che la presenza dei medici cubani ha avuto sulla regione, rivelando di aver assunto ben 2.500 unità di personale sanitario in Calabria nell’ultimo anno e mezzo. La regione, tuttavia, continua a scontrarsi con alcune difficoltà nel reclutamento di specializzazioni specifiche, soprattutto quelle di cui necessitano tutte le regioni italiane. Ed è proprio in questo contesto che i medici cubani specializzati rappresentano una risorsa preziosa.
Gli ospedali calabresi beneficeranno dell’esperienza e delle competenze dei nuovi camici bianchi caraibici, i quali, grazie a un’intensa formazione iniziale dell’italiano presso l’Università della Calabria, potranno integrarsi senza problemi nel sistema sanitario locale.
Il successo dell’iniziativa ha suscitato l’interesse di altre regioni italiane, che ora considerano l’idea di replicare il modello calabrese. Questo dimostra come le scelte coraggiose, intraprese con la giusta determinazione e con un’attenta gestione, possano portare risultati positivi e benefici per la comunità.
Il ringraziamento del governatore Occhiuto va al Ministero degli Esteri, che ha contribuito a superare gli ostacoli burocratici, e all’Università della Calabria e al rettore Nicola Leone, per aver messo a disposizione i loro spazi e facilitato il corso intensivo d’italiano per i medici cubani.
In conclusione, l’arrivo di questi 120 medici cubani è una luce di speranza per il sistema sanitario calabrese e un esempio di come la collaborazione internazionale possa rappresentare una risposta efficace alle sfide e alle necessità del settore sanitario. La Regione Calabria, grazie a questa iniziativa, sta dimostrando che è possibile innovare e rafforzare il proprio sistema sanitario, offrendo così ai cittadini un’assistenza sempre migliore e più tempestiva.