Perdita di memoria, difficoltà nella programmazione o nella soluzione di problemi, confusione di tempi e luoghi, problemi di comunicazione verbale sono solo alcuni degli aspetti complicati che gli anziani, soprattutto quelli affetti da demenze, si ritrovao ad affrontare.
Ecco come nasce l’idea di “Attivamente Insieme”, progetto presentato ieri nella sala Riunioni del comune di Sellia, che partirà ufficialmente a gennaio, ma che già sin da ora sta raccogliendo le adesioni e si sta strutturando i prossimi colloqui conoscitivi con le famiglie.L’evento è stato creato in collaborazione con i ragazzi del servizio civile che hanno festeggiato il concludersi del loro anno di volontariato in cui si sono occupati di assistenza agli anziani.
Cosa si può fare per loro?
Un percorso rivolto principalmente a gruppi di anziani con deterioramento cognitivo come ad esempio la demenza senile o malattie come l’alzheimer, ma è aperto anche a tutti coloro che intendono approfondire i metodi alternativi per creare risposte concrete. Si affaccia, quindi, anche a tutti quei familiari, parenti o amici che vogliono comprendere meglio come poter aiutare i propri cari.
«Le artiterapie si propongono come una diversa forma di comunicazione rispetto alla parola, un vero e proprio percorso di riappropriazione di sé. Importante percorso per contrastare la solitudine, una delle preoccupazioni maggiori per chi raggiunge una certa età» ha spiegato Valentina Margiotta, arteterapeuta, ideatrice del progetto.
I benefici che si possono trarre sono molteplici, attraverso l’arte e le immagini si possono stimolare e potenziare le capacità residue, si riescono ad attivare processi che stimolano l’attenzione, si aiuta il paziente a stabilire e a mantenere i contatti con la realtà, oltre che si riesce ad attivare la comunicazione attraverso linguaggi alternativi.
Un progetto assistenziale che s’inserisce nella visione sempre più attuale, di un aiuto alle fasce più deboli, come può essere il settore della terza età.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di riuscire ad arrivare nel cuore e nella mente delle persone. Far rimanere una traccia tra il mondo reale e la visione reinterpretata del mondo che posseggono le persone affette, ad esempio, da alzheimer. La vita viene stravolta nei soggetti con demenza senile o con malattie neurodegenerative.
«Il progetto assume poi una rilevanza non indifferente dal momento che ad ospitarlo non è una grande metropoli, dove le artiterapie sono già un settore molto affermato, ma in un contesto piccolo quale può essere quello del comune di Sellia. Le piccole comunità hanno ancora più bisogno di supporto e dovrebbero essere più favorevoli ad attivare percorsi assistenziali come questo» ha dichiarato il sindaco di Sellia, Davide Zinichella.
«La questione dell’assistenza alle persone con decadenza cognitiva non è un problema tra i tanti, ma si configura come il problema principale della sanità poiché il problema di come si invecchia è in assoluto la tematica principale che dovrebbe essere affrontata. – ha chiarito Pancrazio Mangona, presidente dell’associazione San Pancrazio – L’augurio è quello non solo di riuscire a portare avanti brillantemente questa iniziativa, ma anche quello di allargarsi anche ad altri piccoli comuni».
Le attività che si svolgeranno a partire da Gennaio si terranno nella sala Riunioni (ex scuola) del comune di Sellia, in via Madonna della neve.
Anna Bagnato