Tumori in Calabria: verso un centro d’eccellenza sanitaria

screening prevenzione tumori
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Emergenza tumori in Calabria: il richiamo di Rocco Bellantone dell’Istituto Superiore di Sanità per una prevenzione efficace e la creazione di un centro regionale di eccellenza sanitaria

Nella lotta contro il cancro, la Calabria si trova di fronte a un’inaspettata battaglia in salita, soprattutto per tumori come quello della mammella e del retto. Secondo le recenti rilevazioni, mentre il resto del paese registra una diminuzione significativa della mortalità per questi tipi di cancro, la Calabria subisce un aumento preoccupante, superando il 20% nella maggior parte dei casi, con punte particolarmente allarmanti nelle province di Vibo Valentia e Crotone. Questi dati inquietanti sono stati resi noti da Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, durante un’intervista a Buongiorno Regione Calabria.

Bellantone, originario di Villa San Giovanni, ha guidato uno studio approfondito sui tassi di mortalità da tumore in varie regioni italiane. Ha evidenziato la necessità di affrontare la questione con urgenza, soprattutto considerando la scarsa partecipazione della popolazione agli screening. “Il cancro è una malattia complessa, ma è chiaro che la mancanza di partecipazione agli screening è un problema significativo, soprattutto per i tumori della mammella e del retto“, ha dichiarato Bellantone. “Solo una donna su dieci partecipa agli screening regionali per il tumore alla mammella, nonostante una sopravvivenza che può raggiungere il 90% se diagnosticata precocemente“.

Per affrontare questa emergenza sanitaria, Bellantone ha proposto l’istituzione di un centro regionale di eccellenza in Calabria. Questo polo di eccellenza sarebbe progettato per attrarre e concentrare medici di alto livello, offrendo incentivi di carriera e stipendi competitivi. “Il settore sanitario in Calabria ha affrontato problemi cronici, e di fronte a una situazione così grave, sono necessarie soluzioni straordinarie“, ha sottolineato Bellantone. “Prendiamo ad esempio la Sicilia, dove un’idea simile ha portato risultati positivi. Un centro regionale di eccellenza potrebbe concentrarsi sui tumori rari, come il pancreas, ma anche sui più comuni, come mammella e colon retto. Inoltre, potrebbe diventare un punto di riferimento per la politica sanitaria oncologica e per gli screening. Questo potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per i trapianti in Calabria, aprendo le porte a procedure come il trapianto di fegato e cuore. È ora di prendere decisioni coraggiose e di lavorare insieme per creare un centro sanitario che possa essere un faro per tutta la regione“.