USB: «Anche in piena pandemia contratti precari per sanitari»

USB Catanzaro
USB Catanzaro

“Riteniamo inaccettabile la forma di contrattualizzazione alla quale sono sottoposti molti degli operatori sanitari calabresi assunti durante le ultime fasi dell’emergenza Covid”. È quanto si legge nella nota stampa di USB (Unione Sindacale di Base).

Contratti di collaborazione

“Molti di loro sono stati costretti – prosegue USB – ad accettare contratti non solo a tempo determinato, ma nella forma della collaborazione continuata e continuativa. Ricordiamo a tutti, qualora c’è ne fosse bisogno, che il personale sanitario è sottoposto a rigide turnazioni le quali non sono assolutamente flessibili o decise direttamente dal lavoratore e che spesso, durante questa fase emergenziale, vengono stabile superando le regole del CCNL del settore sanitario”.

Il contratto deve essere subordinato e non autonomo

“Questo presuppone – dichiara USB – che le forma di CO.CO.CO non può essere in nessun modo applicata a tutti i lavoratori che sono entrati per sopperire alla mancanza di personale durante l’emergenza pandemica, in quanto gli stessi sono da considerarsi a tutti gli effetti soggetti a lavoro subordinato e non autonomo”.

Contratti CO CO CO non prevedono copertura assicurativa INAIL in caso di infortunio

“Nessuno di loro può scegliere i propri turni, – denuncia USB – ma sono semplicemente obbligati a rispettarli e una volta stabiliti certificano la loro presenza tramite fogli firme e begiature. Inoltre, chi lavora in ambito sanitario, è esposto ad un elevato rischio di contagio e le contrattazioni CO CO CO non prevedono copertura assicurativa INAIL in caso di infortunio”.

“Quindi se qualcuno si fa male durante il turno o si contagia non può godere delle norme previste per l’infortunio lavorativo o per malattia. Dunque se per caso qualcuno si ammala di Covid, – prosegue la nota stampa dell’Unione Sindacale di Base – perché appunto lavora in un reparto covid, viene scaricato in un angolo dalla propria azienda. Inoltre, qualora gli esiti dovrebbero essere più drammatici della semplice malattia, neanche ai familiari del lavoratore verrà riconosciuto alcun indennizzo”.

La trattenuta INAIL

Ancora più paradossale – secondo USB – è il fatto che tale situazione si verifichi nonostante sulle buste paga dei lavoratori COCOCO sia presente la trattenuta INAIL. Per la serie ‘tu i soldi li cacci, ma se ti fai male sono lo stesso covolacci tuoi’. “

Eroi trattati come “carne da macello”

“Gli eroi che tanto si decantano – si legge nella nota stampa – in televisione e che vengono candidati al premio Nobel, le stesse persone di cui tutti i politici si riempiono la bocca in realtà sono trattate come carne da macello, mandate al massacro senza nessuna garanzia. Vorremmo solo ricordare che i co.co.co sono l’emanazione degli accordi sindacali di cgil cisl e uil ed il loro partito di riferimento a partire dal pacchetto Treu a finire al job act del loro amico Renzi!“.

Le richieste di USB

“Come USB – conclude la nota stampa – riteniamo insostenibile tale situazione, sia per le palesi violazioni degli accordi nazionali in difesa dei lavoratori, sia per la mancanza totale di qualsiasi tutela contrattuale in caso di malattia o infortunio. Per questo motivo abbiamo immediatamente avviato una fase mobilitazione che miri a restituire a chiunque si trovi in queste condizioni i propri diritti. Sappiamo che la battaglia è ardua ma questo non ci spaventa, orami siamo abituati al peggio in questa regione; è intollerabile che in Calabria vengano ancora applicate tali forme contrattuali, soprattutto in periodi di grave crisi sanitaria. Chiunque voglia unirsi a noi ci troverà a breve nelle piazze e nelle strade di questa regione per iniziare questa nuova battaglia”.