Via libera a 56 assunzioni per l’ospedale di Cosenza

Ospedale Cosenza
Ospedale Cosenza

L’ospedale Annunziata di Cosenza ottiene il via libera per 56 nuove assunzioni, tra cui 38 infermieri, per potenziare i reparti e aumentare i posti letto, con un investimento di 800 mila euro

Buone notizie per l’Ospedale Annunziata di Cosenza, dove è in arrivo un’importante iniezione di risorse umane per rispondere all’aumento dei posti letto. Con un recente decreto, il presidente della Regione Calabria e commissario straordinario per la sanità, Roberto Occhiuto, ha autorizzato l’assunzione di 56 nuove figure professionali, comprendenti 10 operatori socio-sanitari (OSS), 38 infermieri e 8 ostetriche. Questo reclutamento è stato approvato per far fronte alla crescente richiesta di servizi, soprattutto nei reparti di Ginecologia, Pediatria, Medicina Generale e Terapia Intensiva.

Il piano di sviluppo presentato dall’Azienda ospedaliera di Cosenza prevede, infatti, un incremento di 47 nuovi posti letto. Tra questi, 16 saranno destinati all’area di Ostetricia e Ginecologia, 11 all’area pediatrica (comprendendo la Chirurgia Pediatrica e il reparto di Neonatologia), 14 alla Medicina Generale e all’area di emergenza-urgenza e 6 posti per la Terapia Intensiva. Questa misura mira a potenziare la capacità di risposta dell’Ospedale Annunziata a una crescente domanda di assistenza, con un ampliamento di posti letto mirato alle aree sanitarie di maggiore necessità e urgenza.

L’operazione comporterà una spesa complessiva di circa 800mila euro per il solo reclutamento del personale aggiuntivo, a cui si aggiunge il budget complessivo dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, che per il 2024 è stato stimato intorno ai 109,4 milioni di euro. A firmare il decreto, oltre al commissario Occhiuto, anche i subcommissari Iole Fantozzi ed Ernesto Esposito, incaricati di supportare le attività di potenziamento della sanità calabrese.

L’autorizzazione a nuove assunzioni rappresenta un segnale positivo e un tentativo concreto di colmare le lacune di personale sanitario nella regione, assicurando una maggiore qualità del servizio sanitario e una migliore capacità di risposta ai bisogni dei cittadini.