Se chiedessimo ai più giovani: cos’è il televideo? Non tutti avrebbero la risposta pronta in tasca. Stiamo parlando della famosa pagina scura azionata con un click sul telecomando. Attualmente è presente in un tutte le tv che si trovano nelle nostre case, almeno quelle più recenti, ma oramai usato davvero molto poco, se non per nulla, soprattutto da un pubblico giovane.
L’invenzione risale al 1984, ma la sua sperimentazione è di qualche anno prima. Di acqua sotto i ponti dal suo primo utilizzo ne è davvero passata.
Attualmente il cosiddetto teletext contiene circa 900 pagine, con una infinità di sottopagine collegate. Ricordiamo che in un passato non poi così troppo lontano è stato una vera e propria rivoluzione, infatti gli italiani erano davvero molto legati a questa fonte di informazione scritta e gratuita.
Oggi chi lo utilizza?
L’uso del televideo è destinato principalmente ad un pubblico non più giovanissimo che non ha una grande dimestichezza con il mondo digitale e del web.
Gli anziani oltre a leggere le notizie, vanno a controllare i palinsesti televisivi, per scegliere il programma più interessante da seguire.
Attualmente basta avere un telefono mobile di ultima generazione, una connessione internet e si possono avere molti più servizi.
Forse però leggendo il famoso “schermo nero”, si incorre meno nelle fake news perché le notizie provengono da fonti sempre attendibili seppur limitate.
Ma c è il rischio di perdersi sempre qualcosa, in un mondo così veloce e connesso come quello in cui viviamo, sopratutto perché non tutte le reti televisive hanno il televideo corrispondente.
Poi l’informazione sul teletext viaggia ad una velocità diversa rispetto al web, più lenta ma nonostante tutto efficace.
Non possiamo non menzionare le edizioni regionali, davvero molto utili e tanto seguite.
Questo strumento continua a informare molte persone in Italia, nonostante tanti di noi non si ricordano nemmeno di averlo in casa a propria disposizione.