In questo periodo di grande difficoltà, per via della pandemia da Coronavirus, internet, i vari device e i social network sembrano essere i migliori amici di qualsiasi persona presente sulla faccia della terra. Per di più, sembrano assai lontani i tempi in cui, soprattutto gli anziani, l’identificavano con l’appellativo di “strumenti del diavolo”. Nonostante ciò, la voglia di ritornare alla “normalità” e alla quotidianità, fatta di rapporti umani, rimane una prerogativa per tutti.
La società, come potrebbe utilizzare questi strumenti nella “nuova” quotidianità post Covid-19?
Non è facile capire come sarà il futuro nel post emergenza ma, come emerso più volte nel corso di diverse trasmissioni televisive, di certo la “nuova” quotidianità assumerà delle caratteristiche differenti rispetto al passato. Per di più, anche gli strumenti tecnologici, già in fase d’implementazione prima che il Coronavirus si diffondesse, assumeranno un ruolo preponderante nelle attività lavorative e non.
Smart working e didattica non verranno messi da parte
Il motore dell’Italia, in questo momento tragico, è certamente lo Smart Working. Quest’ultimo ha permesso a diverse aziende di continuare a produrre anche attraverso il lavoro “casalingo” dei propri dipendenti. In ambito scolastico, la didattica a distanza sta permettendo a milioni di studenti di poter continuare ad arricchire il proprio bagaglio culturale. Certamente, in entrambi i casi, stanno emergendo diverse problematiche legate alla mancanza di formazione e di strumenti adeguati. Ciò perché, troppo spesso, lo Stato non ha tenuto conto della grande disuguaglianza economica presente sul territorio nazionale. In futuro, se si dovesse trovare una soluzione a quest’ultima lacuna, si potrebbe ricorrere a questi mezzi, per esempio, in caso di scuole o aziende chiuse per via del maltempo.
La tecnologia, quindi, faciliterà la vita a tutti, ancor più che in passato, ma la domanda che ci poniamo è: ne avremo davvero bisogno? La sensazione è che, dopo questo periodo, chiunque ne abbia compreso il valore ma che ci sia bisogno di tenerla per un po’ distante per dar spazio a tutto ciò a cui abbiamo dovuto rinunciare.
