Wt:Social è già online da un mese e si propone di combattere la disinformazione che altri social network diffondono. Nel caso specifico, la nuova piattaforma si considera come competitiva alla community di Facebook. Ma anche competitor di altri canali come Twitter e Instagram dove il controllo della fonte delle notizie non esiste.
WT:Social la nuova frontiera dell’informazione
Accedendo al portale del nuovo network, la presentazione è questa:
“As social networks have grown, they’ve also amplified the voices of bad actors across the globe. Fake news has influenced global events, and algorithms care only about “engagement”, and keeping people addicted to platforms without substance.
WikiTribune wants to be different.
We will never sell your data. Our platform survives on the generosity of individual donors to ensure privacy is protected and your social space is ad-free.
We will empower you to make your own choices about what content you are served, and to directly edit misleading headlines, or flag problem posts.
We will foster an environment where bad actors are removed because it is right, not because it suddenly affects our bottom-line.
But this will only work with your help. So join today and help change the landscape of social media.“
L’idea nasce da Jimmy Valdes, co-fondatore di Wikipedia, che adesso prova a coprire anche la fascia dei social network. Ovviamente, il numero degli utenti iscritti e lo sviluppo del nuovo canale farà capire se l’intuito è corretto e se avrà trovato una soluzione la diffusione delle fake news.
Lo scorso 6 novembre Valdes ha twittato i primi risultati della sua nuova creatura che avebbe già raccolto intorno a sé 25mila utenti. Se si considera questo dato, le premesse sono ottime.
Il contenuto del Tweet di Valdes presentando WT:Social
“What is this? This is an evolution of the concept of WikiTribune as I came to realize that the problem of fake news and low quality content is as much about social networks (facebook and twitter in particular) as it is about news sites.“
“It has been thought that only an advertising model could work for social networks – after all, not all my friends will pay, and the network is more valuable the more people who are on it.”
La sfida di Valdes a Facebook
Che le cosiddette fake news siano un problema serio, generato dalla diffusione della condivisione di notizie senza approfondire le fonti, è indubbio, come è necessario trovare una soluzione affinché le conseguenze della disinformazione non si trasformino in altri aspetti pericolosi come i discorsi d’odio e il trolling.
Attualmente, su Facebook è possibile postare qualsiasi notizia, anche falsa, che viene pubblicizzata in cambio di soldi.
La sfida di “Jimbo” Valdes, con WT:Social, invece propone qualcosa di completamente diverso. Queste informazioni possono essere verificate da tutti, in modo che si venga a creare un “ecosistema” che si autoalimenta e autocontrolla e nel quale è impossibile (o quasi) che si diffondano fake news.
Facendo un passo indietro, il progetto di WikiTribune dal 2017 ha richiamato migliaia di giornalisti e volontari in tutto il mondo, al fine di raccogliere notizie collaborative. Il nuovo social si focalizza su tale obiettivo: sul controllo delle notizie da parte degli iscritti ed è, in pratica, un’espansione e un’evoluzione di WikiTribune. Ciascun utente può modificare quasi qualsiasi contenuto in un’ottica di verifica condivisa; gli utenti possono apportare correzioni, integrazioni e altro .
L’intento di WkiTribune è chiaro già nelle premesse di accesso alla piattaforma:
“WikiTribune is a news platform that is primarily about volunteers doing neutral, factual, high-quality news. The WikiTribune community strives to create articles with a very high degree of transparency and accountability. The most important thing to understand is that you can edit every story at WikiTribune.“
Come funziona attualmente WT:Social
Così come Wikipedia, WT:Social si finanzierà con la donazione volontaria dei suoi iscritti. Nessuna pubblicità o post a pagamento per manipolare informazioni e diffondere le proprie idee.
WT:Social è attualmente raggiungibile a questo indirizzo http://wt.social
L’interfaccia è solo in inglese ma si può pubblicare anche in altre lingue. Attualmente, si può accedere se si pagano 12 euro al mese o 90 all’anno e se si ha più di 13 anni. Ma è solo momentaneo al fine di evitare problemi di sovraccarico nel server. Successivamente, quando sarà più stabile, come twitta lo stesso Valdes “Pagherete solo se riterrete che Wt:Social stia contribuendo in modo positivo alla vostra vita. Il mio invito è che possiate pensare che la piattaforma ha senso, sia significativa, vi aiuti a imparare, crescere ed essere persone migliori in qualche modo, anche piccolo. Aiutando anche il mondo a migliorare”.
Certo, l’idea sembra essere un po’ naif, ma saranno i fatti a farci capire in quale direzione stanno andando i social e soprattutto come deve essere proposta la condivisione di notizie che attualmente è un campo selvaggio e soprattutto minato.