Chi ha la mia età e si è cresciuto a pane e Catanzaro ricorderà che Catanzaro-Avellino è stata al Ceravolo sempre un’autentica battaglia.
Sabato sera le due squadre si sfideranno al Ceravolo in una partita alquanto delicata, ma questa partita suscita ricordi mai sopiti.
Le due squadre al Ceravolo si sono incontrate 15 volte e al di la della prima e delle ultime due ben dodici sono state giocate tra serie A e Serie B con partite lottate fino all’ultimo secondo.
Catanzaro-Avellino del 1949
La prima fu disputata l’8/05/1949 in Serie C e sinceramente non ho contezza di come sia stata la partita tranne il risultato finale di 3-2 per le aquile.
Catanzaro-Avellino del 1973: impossibile da dimenticare
Ma rimarranno epiche alcune sfide svoltesi negli anni settanta/ottanta. Già la seconda è impossibile da dimenticare.
Era il 7/10/1973 e si giocava la seconda giornata con i giallorossi che venivano dalla roboante vittoria di Taranto per 3-0.
Il presidente Ceravolo nell’intento di ritornare subito in serie A aveva creato uno squadrone; basta citare alcuni nomi Bandoni in porta Monticolo e Maldera centrali di difesa Zuccheri terzino, Ferrari mediano di spinta (all’epoca si chiamava così) Rizzo a centrocampo Petrini e Bonfanti in attacco.
Che paura poteva fare l’Avellino neo promossa? Nessuna.
Infatti Petrini con una doppietta (il secondo gol su rigore) aveva portato sul 2-0 le aquile sotto la Curva Est, ma proprio a fine primo tempo gli irpini accorciarono le distanze con Turchetto poi nella ripresa subito pareggiano con Sperotto (che poi sarebbe divenuto giallorosso).
I giallorossi dominavano ma il gol non arrivava e in contropiede Roccotelli chiuse la partita a favore degli ospiti per 3-2.
Catanzaro-Avellino: altre due vittorie per i giallorossi
Dopo altre due vittorie giallorossi per 1-0 gol di Spelta e 3-1 nell’anno della promozione con Di Marzio allenatore per 3-1 con una doppietta di Palanca dopo un rigore trasformato da Michesi con momentaneo pareggio ospite di Rossi, nel campionato 1977/1978 le due squadre, che poi sarebbe salite entrambe in A, si affrontarono per la quinta giornata del girone di ritorno di Serie B.
Il tempo non prometteva nulla di buono e in un attimo che uscì il sole, prima del diluvio, Banelli sotto la Ovest portò in vantaggio il Catanzaro.
Da quel momento la partita fu tutto un monologo irpino, con Palanca assolutamente nullo, ma nonostante un assedio all’arma bianca durato per oltre ottanta minuti, il Catanzaro si mister Sereni vinse l’incontro per
1-0.
Catanzaro-Avellino: le due squadre si affrontano nel campionato 78/79
L’anno successivo campionato 78/79 le due squadre entrambe neo promosse si affrontarono al Ceravolo per la sesta giornata di ritorno di serie A.
Il Catanzaro veniva dalla strepitosa vittoria all’Olimpico di Roma con la storica tripletta di O Rey Palanca, ebbene proprio il bomber giallorosso dopo pochi minuti dall’inizio dell’incontro fallì un calcio di rigore sotto la OVEST concesso dall’ arbitro Casarin per un fallo subito dall’undici giallorosso.
Un incrocio dei pali di Lombardi centrocampista avellinese e tanta tanta battaglia con il risultato finale di 0-0. Dopo tre pareggi di fila sempre in serie A, il 2 gennaio 1983 l’ultima recita delle due squadre il 2/01/1983
per la giornata n. 14.
Il Catanzaro nel baratro e l’Avellino a centro classifica. Finì con un pari per 1-1 con gol di Vignola (futuro juventino) sotto la Est dopo due minuti, e di Viorel Nastase al minuto 52’, con le aquile che fallirono tante palle gol per poter vincere. Quell’anno il Catanzaro disputò l’ultimo anno di serie A.
Arriva la sfida in serie B
Per lunghi sei anni le due squadre non si sono incrociate e la successiva sfida fu in Serie B il 28 maggio 1989 con le aquile che lottavano disperatamente per salvarsi.
Sormani portò in vantaggio l’Avellino che per tutta la partita dominò, ma al minuto 38 del s.t. piedino alias O Rey cioè Massimo Palanca trasformò una punizione dal limite che un pallonetto incredibile (che solo lui in quella partita poteva inventare). Beffando il portiere campano Di Leo, mentre lo stesso perdeva tempo per aggiustare la barriera.
Finì 1-1 e fu un punto decisivo per la permanenza in serie B, mentre l’anno successivo 0-0 all’ottava giornata non servì a salvare la squadra del presidente Albano dalla retrocessione in serie C.
Negli anni recenti
Il resto è storia recente con la vittoria dell’Avellino per 2-1 al terzo turno di andato del campionato di B (8/10/2005) 2005/2006 doppietta in tre minuti di Danilevicius nel primo tempo e gol giallorosso nel finale di partita di Giorgio Corona, in un’annata che portò alla retrocessione e al fallimento dell’U.S..
L’incredibile vittoria della squadra spartana il 27/03/2011 con un gol di Gaglione ad inizio partita con i giallorossi in dieci per circa 75 minuti a difendere il gol del vantaggio che gli irpini non riuscirono a recuperare nonostante lottassero per la promozione.
E infine l’ultimo scontro il 5 maggio 2013 che sancì la promozione dell’Avellino grazie al gol di Zigoni al minuto 74 e la salvezza della squadra di patron Cosentino.
Quella partita lasciò strascichi extra-calcistici da cui entrambe le squadre sono state assolte da qualsiasi ed ogni accusa.
Ma questa è un’altra storia.