Catanzaro vs. Verona del 1983: una partita da ricordare
Il 6 marzo 1983 si disputa al Militare l’incontro di Serie A tra il Catanzaro, allenato da Sasà Leotta, e il Verona, guidato da Bagnoli. Il Catanzaro è fanaticamente sostenuto dalla sua tifoseria, mentre il Verona è seguito con entusiasmo dai suoi sostenitori. Il Catanzaro è ultimo in classifica, e la tensione è palpabile tra i suoi tifosi, desiderosi di vedere una vittoria per risollevare le sorti della squadra. Nel frattempo, il Verona, giunto secondo a quattro punti dalla capolista Roma, porta con sé una folla di appassionati sostenitori che si aspettano una prestazione vincente.
Accade che i giallorossi vincono in maniera incredibile per 2-1, scatenando la gioia incontenibile dei tifosi del Catanzaro e la delusione tra quelli del Verona. Tuttavia, il gol del momentaneo pareggio del Verona, realizzato da Nico Penzo, viene convalidato dall’arbitro Bianciardi di Siena, suscitando polemiche tra le due tifoserie. Nonostante l’attaccante gialloblu si fosse aggiustato la palla con la mano prima di calciare, la decisione dell’arbitro crea un’atmosfera ancora più carica di emozioni nella già intensa partita di calcio.
Essendo l’episodio svoltosi sotto la Curva Ovest, il pubblico comincia a lanciare di tutto dagli spalti, tanto che il campo del Catanzaro viene squalificato per un turno. Nessun problema, dato che c’è il San Vito di Cosenza pronto ad accogliere la squadra, come ha sempre fatto. Tuttavia, durante la settimana, una televisione privata bruzia, “Teleuno”, snobba il Catanzaro, intervistando solamente i calciatori sardi.
La partita, considerata un’ultima spiaggia per il Catanzaro, è presentata come la partita della salvezza per il Cagliari, che ha sette punti in più. Il primo tempo passa tranquillo, ma alla mezz’ora, complice un rigore e una clamorosa autorete di Venturini, i tifosi rossoblu, nonostante la pioggia incessante, iniziano ad insultare quelli del Catanzaro. Alla fine della partita, intonano il grido “SERIE B, SERIE B” con sorrisi di scherno.
A causa di questi eventi, l’amicizia tra le tifoserie si interrompe, ma il problema non si pone dato che le due squadre non si affrontavano dal campionato 1963/1964. Tuttavia, i giallorossi retrocedono nella serie C il campionato successivo, e durante l’estate si tiene al Militare un concerto in cui ultras catanzaresi e cosentini si scontrano.
Il 18 novembre 1984, per la nona giornata di serie C, è previsto il derby al Militare di Catanzaro. TELEUNO, durante la settimana, trasmette servizi televisivi per accrescere l’insofferenza tra le tifoserie. Da Cosenza arrivano circa 4.000 persone, con il tifoso simbolo Padre Fedele che si posiziona in Curva EST. Sugli spalti, l’atmosfera è tesa, con invettive e lanci di oggetti da entrambe le parti. Durante la partita, i giallorossi conducono con Gregorio Mauro, ma il Catanzaro risponde bene nel primo tempo e all’inizio del secondo.
Tuttavia, l’ingresso di Surro nel Catanzaro fa la differenza, portando la squadra sul 3-0. A quel punto, i tifosi del Cosenza abbandonano la Curva Est, mancando una decina di minuti, e alcuni di essi iniziano a danneggiare auto e altro. Il Cosenza accorcia le distanze con Del Rosso, ma non riesce a sfruttare un calcio di rigore. Surro completa la sua tripletta, portando il Catanzaro alla vittoria per 4-1.
Dopo la partita, si verificano lanci di pietre e atti vandalici, alimentati anche dalla copertura televisiva che mostra un masso enorme lanciato verso un pullman di tifosi cosentini. Le due squadre si affrontano anche in Coppa Italia di serie C, ma le tifoserie non possono recarsi in trasferta. La rivalità cresce, e nel 2008 tre tifosi giallorossi sorvolano con un deltaplano il San Vito di Cosenza.
Attualmente, le due squadre non si sono affrontate al Ceravolo dal 19 novembre 2017, quando il Catanzaro vinse per 2-1. Nonostante l’assenza di incontri sul campo, la rivalità tra le tifoserie è rimasta intensa. Domenica 26 novembre 2023 è vicina, speriamo bene…