Parlare di calcio in un momento come questo è abbastanza complesso e complicato, ma, nel mentre, tanti sport hanno detto stop e addirittura sono state rimandate le Olimpiadi di Tokio 2020 che erano l’evento dell’anno per non parlare di eventi sportivi particolari come il torneo di tennis di Wimbledon cancellato (dal 1946 si era sempre giocato), il mondo del pallone continua ad interrogarsi sul da fare.
L’unica decisione presa è stata quella di rimandare i campionati europei all’anno successivo, questo perché non lede i diritti dei grandi club, ma per il resto ci sono tanti punti interrogativi e tanti nodi da sciogliere che sicuramente andranno a contentare qualcuno e scontentare altri.
Il presidente Gravina non sa che pesci prendere e ogni giorno se ne esce con qualcosa di nuovo.
Bisogna dare all’Uefa la squadra che parteciperanno alla Champions e all’Europa League, bisogna stabilire promozione e retrocessioni perché nel mentre alle grandi reti televisive, Sky in testa, interessa solo la serie A, in realtà il calcio è formato anche dalla Lega di B, di C oltre che dai campionati dilettantistici.
Quindi si tratta di una brutta gatta da pelare.
Ieri l’Uefa ha spostato la deadline al 3 agosto, con i campionati maggiori, SERIE A per intenderci, che dovrebbero riprendere o l’ultima settima di maggio o la prima domenica di giugno, addirittura è stata ipotizzata la finale di Champions League il 2 di agosto.
Nel frattempo l’A.I.C. con a capo il suo presidente Damiano Tommasi fa ostruzionismo vista l’attuale situazione anche perché non esiste solo la serie A ma anche i campionati minori a cui sicuramente questo periodo non stafacendo proprio bene, in quanto parecchie società, già in crisi durante in un’annata normale, hanno trovato la scusa a non ottemperare le obbligazioni assunte (pagamento stipendi su tutti), anzi propenderebbbero alla chiusura dell’annata calcistica.
Per quanto riguarda la Calabria ci sono da valutare le posizioni di Crotone (seconda in serie B) e della Reggina (dominatrice del campionato di serie Girone C).
E’ chiaro e palese che queste due squadre spingano alla sospensione definitiva del campionato con la formalizzazione della classifica allo stato attuale (in poche parole la promozione diretta alla categoria superiore che vedrebbe Crotone promosso nella massima serie e gli amaranto tornare meritatamente in serie B).
Come scritto prima prendere una decisione che non sia quella di far tornare le squadre in campo è proibitiva, e qualunque essa dovrebbe essere darà vita ad un’estate infuocata fatta di ricorsi e contro ricorsi, perché i soldi in ballo sono tanti e nessuno vorrà retrocedere d’ufficio.
Per quanto riguarda il Catanzaro del Presidente Noto è fuori da tutti questi giochi essendo settimo in classifica e l’unica speranza che h è che il campionato riprenda ci si qualifichi per i play off e gli stessi si vincano (ma forse è fantacalcio)
Non ci resta che attendere, nessuno tiene conto dello stato mentale dei calciatori e in questo momento anche dei tifosi frastornati da questa assurda battaglia contro il COVID -19.
Per il momento la cosa certa è che, allo stato attuale, nel mese di aprile non sarà possibile allenarsi.