Gaming, sport, musica, cucina. A dover scegliere 4 categorie potrebbero essere riassunti in questo modo le attività più amate in Calabria, una regione straordinaria che offre interessanti attrazioni ai turisti (oltre alle bellezze naturali da scoprire) e dà la possibilità di coltivare numerosi interessi a chi vi vive o lavora stabilmente. Scopriamo dunque insieme le cose da fare nel territorio.
Giochi: i tipici della regione
Primo punto è quello del gaming. Forse non tutti sanno che la Calabria può vantare alcuni giochi di carte tradizionali tipici della regione. Se ne parla spesso anche sul web. I tre nomi da ricordare sono Calabresella, Patruni e Sutta e Crepacore, detto anche Scippa Core. Ovviamente si tratta di giochi estremamente locali che non sono noti al grande pubblico e non sono presenti sulle varie piattaforme di gaming digitali disponibili oggi, ma sono un aspetto culturale interessante da approfondire, perché evidenziano un certo interesse per il mondo del gioco di carte. In Calabria – va precisato – non sono presenti casinò, i 4 casinò fisici italiani (Venezia, Saint Vincent, Campione d’Italia e Sanremo) sono tutti presenti nel Nord del Paese. Ma ovviamente sono raggiungibili i casinò online dal vivo italiani che in qualche modo tentano di replicare l’atmosfera reale delle sale da gioco che conosciamo attraverso scene di celebri film.
Sport: la passione per il calcio
Alto l’interesse per lo sport e in particolare per il calcio. Oggi nessuna squadra calabrese milita nel massimo campionato di Serie A ma le vicende del mondo del pallone hanno sempre catturato l’attenzione del popolo nella regione. Si pensi a quanto fatto negli ultimi anni da formazioni come Reggina e Crotone in A. Ma si pensi anche a quanto fanno oggi Catanzaro e Cosenza in Serie B, che occupano la parte alta della classifica dopo le prime 8 giornate. Secondo il rapporto “I numeri dello sport 2019-2020” del Coni nel 2020 sono stati rilevati in Calabria 80.135 atleti tesserati delle Federazioni Sportive Nazionali, 1.713 società sportive e 20.518 operatori sportivi. Nella regione più dei due terzi degli atleti tesserati era concentrato nelle prime 5 discipline più diffuse.
Musica: le canzoni folk e popolari
Alla voce musica, per dimostrare quanto interesse riversi in questa arte il popolo di Calabria, bisogna ricordare la tradizione di brani folk e popolari della regione. Esiste una lista di strumenti tipici della musica calabrese, che comprende la zampogna a chiave, ‘u zucu’ e la lira calabrese. Tra gli artisti simbolo di questa tradizione di canzone popolare e folk vanno menzionati i cantori Otello Profazio, scomparso in estate all’età di 88 anni, e Mimmo Cavallaro. Profazio in particolare è considerato il “principe” dei cantastorie, cantore di un meridionalismo carico d’ironia e mai rassegnato. Ha interpretato varie ballate di satira politica, tra le quali la celebre Qua si campa d’aria, capace di vendere milione di copie.
Cucina: alla scoperta dei piatti locali
Interesse elevato per la cucina. I piatti calabresi sono di origine contadini, non elaborati, e molto legati alle ricorrenze religiose. la lista di pietanze da scoprire ed eventualmente imparare a preparare è enorme. Qui come primi piatti menzioniamo la cuccìa, tipica della zona di Cosenza, e la fileja, tipica del vibonese. Tra i secondi si possono citare le frittole caratteristiche del reggino o le polpette alla mammolese, come pure il baccalà alla cosentina. Tra i dolci vanno citati i cuddrurieddri cosentini, i cannarìculi e i mostaccioli calabresi. Regina della cucina di Calabria resta comunque la ‘nduja, insaccato spalmabile e piccante famoso in tutto il mondo, e utilizzata soprattutto spalmandola su fette di pane abbrustolito o come base di ragù o di sugo di pomodoro.