COSENZA-CATANZARO 0-2 (30′ Iemmello 90’ Biasci)
Cosenza: Micai; Gyamfi, Camporese, Venturi, Frabotta; Calò, Praszelik (57’ Zuccon); Marras (80’ Fontanarosa), Antonucci (80’ Florenzi), Mazzocchi; Tutino (9’Forte). A disposizione: Marson, Fontanarosa, D’Orazio, Crespi, Viviani, Canotto, Occhiuto, Voca, Barone. Allenatore Caserta
Catanzaro: Fulignati; Situm, Scognamillo, Brighenti (72’ Miranda), Veroli; D’Andrea (63’ Brignola), Pompetti, Petriccione (80’ Verna) Vandeputte (80’ Sounas); Iemmello (27’st Biasci), Ambrosino A disposizione: Sala, Antonini, Verna, Stoppa, Pontisso, Krajc, Oliveri, Donnarumma Allenatore: Vivarini
Arbitro: Fabbri di Ravenna (Cipressa-Bahri)
Note: Espulso Venturi
Il Catanzaro si aggiudica il derby di Calabria espugnando Cosenza dopo il famoso 3-1 targato Palanca del 16/11/1986. Lo ha fatto dopo una partita tirata, in cui forse i lupi avrebbero meritato di più, soprattutto per lo sforzo profuso nel secondo tempo. Caserta manda in attacco il trio Marras, Antonucci e Mazzocchi dietro a Tutinom, con il resto della formazione ampiamente previsto
Vivarini sceglie il trio di difesa composto da Scoognamillo, Brighenti e Veroli, con Antonini che si siede in panchina, mentre Pompetti sostituisce Verna e D’Andrea gioca al posto di Sounass.
La partita inizia come previsto, con le due squadre a studiarsi. Il Catanzaro cerca di imporre il suo gioco, ma il Cosenza tranquillamente ribatte colpo su colpo. Fabbri ha il suo da fare in quanto i falli si susseguono in maniera impressionante, con Petriccione ammonito dopo neanche 5 minuti.
Nel frattempo, Tutino si è già infortunato e viene sostituito da Forte. Un’incursione sulla destra di Situm è molto pericolosa e Venturi salva su Iemmello. Al minuto 23, palla gol clamorosa per Mazzocchi che, da buona posizione, sparacchia alta. Si infortuna l’assistente di linea Cipressa e la partita si ferma per circa sei minuti. Alla ripresa, il Catanzaro passa: incursione sulla destra tra D’Anfrea e Situm, il cui cross giunge a Iemmello che, dal dischetto del rigore, non sbaglia.
Il Cosenza subisce il colpo, ma pian piano viene fuori e guadagna quattro calci d’angolo di fila, su cui i giallorossi si salvano a fatica, specie su Mazzocchi. Nel finale, il Catanzaro sfiora il raddoppio con Ambrosino, che su uno splendido passaggio di D’Andrea si fa stoppare al momento del tiro.
Il secondo tempo inizia con il Cosenza che assedia la porta del Catanzaro e Antonucci, finalmente dentro la partita, colpisce un palo clamoroso. Frabotta da un lato e Marras dall’altro risultano incontenibili. Entra Zuccon al posto di Praszelik e D’Andrea, bravo nel suo primo tempo, viene sostituito da Brignola. Il Cosenza pareggia con Calò, ma Forte aveva commesso fallo su Fulignati in uscita.
Le proteste sono tantissime e aumentano quando Venturi, già ammonito, fa un fallo su Ambrosino ed essendo già ammonito viene espulso. Entrano Miranda e Biasci al posto di Brighenti per infortunio e Iemmello stanchissimo. Le aquile giocano a quel punto come il gatto con il topo, tenendo palla senza soffrire più, mentre Caserta toglie sia Marras sia Antonucci per fare posto a Florenzi e Fontanarosa. Al minuto 90, Ambrosino dà un assist meraviglioso a Biasci che non sbaglia per il 2-0. Addirittura i giallorossi potevano triplicare, ma Biasci si fa parare da Micai un calcio di rigore concesso per un fallo di mano di un difensore dei lupi.
La partita termina tra il tripudio del pubblico giallorosso, mentre i tifosi del Cosenza, accorsi in maniera straripante, devono ancora ingoiare l’amaro nel derby. Il Catanzaro si porta a quota 48 punti, sempre più in zona play-off, mentre il Cosenza deve ora guardarsi le spalle, visto che la Ternana, quint’ultima, si trova dietro di soli 4 punti.
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