Come affermò in “Animal House”, film che lo rese celebre nel 1978, John Beluschi: “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. Una citazione, quest’ultima, che Giovanni Stroppa, sicuramente, spera possa diventare un motto per i propri calciatori dalla prossima giornata. Per di più perché, dopo l’ultima sconfitta casalinga contro il Pordenone, nella quale gli squali sono sembrati, specie nel secondo tempo, lontani parenti di quelli cinici e devastanti delle prime giornate, è necessario che riprendano quota e tornino a terra solo ad obiettivo raggiunto. La partita di domani contro la Salernitana scaccerà via questo periodo di crisi? E’ difficile affermarlo con certezza ma è altrettanto facile sperarlo.
Il Crotone non riesce ad andare in serie positiva, per almeno due match consecutivi, dal 26 ottobre scorso
Quando si ambisce al salto di categoria, è necessario essere costanti nel tempo. In questo senso, i rossoblù, in particolare in quest’ultimo periodo, sembrano aver smarrito la bussola. Per di più, dal 26 ottobre, data nella quale gli squali si sono imposti sul Venezia per 3-2 ed hanno ottenuto il loro quinto risultato utile consecutivo, gli unici due risultati utili, in 6 giornate di campionato, sono arrivati a distanza di tempo l’uno dall’altro. Un dato, molto spesso, figlio di una voglia di arrivare alla vittoria a tutti i costi che, inevitabilmente, li ha esposti ad inutili pericoli. A volte, però, la capacità di accontentarsi, alla lunga, può aiutare.
Il campionato è ancora lungo, nulla è perduto
Tutte le compagini, durante una stagione calcistica lunga ed estenuante, vivono momenti di difficoltà fisiologici. Per tale motivo, da un certo punto di vista, è un bene che il Crotone abbia riscontrato qualche problema ora e non più avanti. L’importante è che, però, ne riesca ad uscire al più presto e più forte di prima. Di certo, ha tutte le carte in regola per poterlo fare.