E’ stato inaugurato mercoledì 2 maggio nella Frazione Uria a Sellia Marina di Catanzaro un campetto di calcio a 5 intitolato al giudice Rosario Livatino. L’opera è stata realizzata con i fondi del Ministero dell’Interno e della Comunità Europea.
Il magistrato venne ucciso in un agguato mafioso il 21 settembre del 1990.
Alla manifestazione hanno partecipato le massime autorità regionali e provinciali. All’iniziativa ha partecipato anche il compagno di liceo di Rosario Livatino, Giuseppe Palilla, presidente emerito dell’associazione “Amici del giudice Rosario Livatino”
L’evento è inserito nell’ambito dell’iniziativa “Io gioco legale”.
Francesco Mauro, sindaco di Sellia Marina, ha detto che: “A 26 anni dalla sua scomparsa, ricordiamo il giudice Rosario Livatino, servitore dello stato, “martire della giustizia e indirettamente della fede”, come lo definì Papa Giovanni Paolo II. Lo ricordiamo per il fortissimo senso del dovere e della legalità che lo ha contraddistinto, per il suo esempio di coraggio, rigore, indipendenza e impegno”.
Rosario Livatino, venne ucciso il 21 settembre del 1990 sulla SS 640 mentre si recava, senza scorta, in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa nostra. Era a bordo di una vecchia Ford Fiesta color amaranto, quando fu speronato dall’auto dei killer. Tentò disperatamente una fuga a piedi attraverso i campi limitrofi ma, già ferito da un colpo ad una spalla, fu raggiunto dopo poche decine di metri e freddato a colpi di pistola.
Del delitto fu testimone oculare Pietro Nava, sulla base delle cui dichiarazioni furono individuati gli esecutori dell’omicidio.
Nella sua attività si era occupato della Tangentopoli siciliana e aveva messo a segno numerosi colpi nei confronti della mafia, attraverso lo strumento della confisca dei beni.