Ieri sera su Rai sport alle 18.30 sono state ripercorse le gesta di un calciatore che per i tifosi giallorossi rappresenta una leggenda: Massimo Palanca.
Sono state fatte vedere immagini storiche i commenti di O’Rey nei confronti dei catanzaresi è stato di gran spessore: “Gli amici più cari ce li ho a Catanzaro” ha detto fra l’altro.
Come pure è stato caustico nei confronti dei tifosi del Cosenza: “Me ne hanno dette di tutti colori mentre mi riscaldavo”
Dal primo gol con l’Atalanta con quella splendida rovesciata alla fine della sua carriera ha fatto esultare i tifosi giallorossi 115 volte in campionato, e 22 volte in Coppa Italia.
L’ultimo gol in carriera di Massimo è datato il 25/02/1990 a Cagliari contro la locale squadra sarda allenata da Claudio Ranieri, un gol inutile, al minuto 13 del secondo tempo, visto che i giallorossi erano sotto per 3-0.
Invece al Ceravolo l’ultimo gol risale al 05/11/1989 quando, su calcio di punizione, sotto la curva Est ad alla mezzora del secondo tempo, segnò il gol del pareggio contro la Reggiana.
La storia di Massimo è ormai nota a tutti con i suoi 13 gol su calcio d’angolo, gli innumerevoli gol su punizione, etc..
In queste mie quattro righe però vorrei ricordare alcuni aneddoti che magari quelli della mia età ricordano, mentre quelli nati anegli anni 70 e inizio anni 80 non possono conoscerli e non attraverso racconti.
Parto da quello più controverso: il rigore fallito contro la Triestina al minuto 90 con palo preso alla sinistra del calciatore Costantini che sostituiva l’espulso Gandini.
Ebbene il giovedì,precedente la partita, durante l’allenamento Massimo tirò il rigore nello stesso e sotto la stessa curva prendendo in egual modo lo stesso palo.
Il 31/12/1977 si gioca a Reggio Calabria, campo neutro, Catanzaro –Bari , ebbene al minuto 27 Palanca si esibisce in una splendida rovesciata battendo il portiere ospite e portando in vantaggio i giallorossi.
Nel cadere si fa male e deve uscire e quella partita viene perse dalle aquile per 3-2.
Stessa annata 28/05/1978 si gioca Catanzaro –Palermo, autentico spareggio per la promozione in A, anche se mancano 3 giornate alla fine.
La partita precedente giocata a Bari e finita 1-1, Palanca è assente per infortunio, ed è in forte dubbio per la partita col Palermo.
Quando inizia il riscaldamento, Massimo è il primo ad entrare e viene accolto con un boato, mentre i cinquemila palermitani presenti cominciano a tremare alla sua vista.
Palanca fa due gol entrambi al sesto minuto dei due tempi; la partita finirà 3-1 per gli uomini allenati da Sereni.
Nel campionato di serie 79/80, alla prima di ritorno – 13/01/1980- è ospite al Ceravolo il Perugia di Paolo Rossi: i giallorossi hanno da poco pareggiato grazie ad un gol di O’Rey su punizione leggermente deviato dalla barriera.
All’imporvviso sotto la panchina di Mazzone Palanca e Vito Chimenti iniziano a litigare e O’Rey minaccia di andare via, uscendo dal campo.
Solo il provvidenziale intervento dell’allenatore romano impedì al numero 11 giallorosso di abbandonare il campo.
Durante il campionato di serie A 80/81, alla penultima giornata di andata, l’allenatore dell’epoca Tarcisio Burnich, nel corso di Catanzaro Cagliari, sostituì Massimo alla mezzora del secondo tempo, in quanto il rendomento in quel periodo non era dei migliori, e nella giornata successiva a S. Siro contro l’Inter lo fece partire dalla panchina, facendolo entrare ad inizio secondo tempo e risultando poi decisivo per il gol del pareggio per 2-2, calciando un angolo dei suoi, deviato sottoporta da De Giorgis.
Al di la di questi aneddoti è stata un’autentica leggenda del calcio non solo catanzarese perché se ancora sui canali della Rai si parla del suo piedino di fata, IL MIGLIOR SINISTRO D’EUROPA, come lo definiva un grande giornalista dell’epoca Sandro Ciotti, ci sarà un motivo.
Grazie Massimo per tutte le emozioni che ci hai fatto vivere e ancora oggi quando si parla del Catanzaro si ricorda sempre il tuo nome.